
Scandicci – Un presidio di almeno 200 persone si è svolto stamani davanti alla CSO, l’azienda di Scandicci che ha licenziato due sindacalisti appartenenti all’Unione Sindacale di Base. La richiesta rivolta all’azienda, l’immediato reintegro dei due lavoratori, delegati USB della Rsu aziendale. Il presidio si è svolto in concomitanza con lo sciopero promosso dal sindacato contro il licenziamento.
“I due delegati sindacali sono stati licenziati per aver svolto la loro attività sindacale, cioè per aver avanzato richieste economiche e normative
all’azienda dopo un’assemblea dei lavoratori – si legge nella nota – l’iniziativa di lotta che si è svolta stamani aveva al centro la richiesta di reintegro
immediato dei due lavoratori, perché non possiamo permettere che a un
rappresentante sindacale non sia permesso di svolgere la propria attività, e l’abbiamo ribadito con forza, perché non possiamo assistere a certe ritorsioni che ci fanno ripiombare all’inizio del secolo scorso.
Vorremmo però su questo terreno ascoltare anche la voce di amministratori e politici locali, che invece fanno finta di non vedere e non sentire”.
Alla mobilitazione hanno partecipato, oltre a numerosi delegati e lavoratori di USB, molti lavoratori e rappresentanti sia del sindacalismo di base che di organizzazioni sociali e del collettivo GKN.
La mobilitazione continuerà nei prossimi giorni, mentre L’USB si riserva di adire a vie giudiziarie per riportare al lavoro i suoi 2 rappresentanti.