
Firenze – Al Teatro Affratellamento l’adattamento italiano di “Dante dreaming”, presentato in prima mondiale in Inghilterra, al festival di Pasqua “Easter at King’s”, lo scorso 5 aprile. Lo spettacolo, domenica 21 maggio alle ore 21, ha per tema il sogno nell’opera di Dante Alighieri.
Si articola in tre parti, ciascuna imperniata su tre brani musicali e tre recitazioni, giacché il numero nove, tre volte tre, è per Dante “uno miracolo”. Dei brevi testi introduttivi, redatti da Lorenzo Bastida, ormai affermata “voce di Dante”, ci guidano nell’itinerario onirico.
La prima parte, dedicata ai sogni della Vita Nuova, fa perno sulla canzone Donna pietosa e di novella etate, incorniciata dal primo e dall’ultimo sonetto del “libello”. La seconda parte, che ripercorre i tre sogni di Dante in Purgatorio, ne sottolinea con l’ausilio della musica la diversa e complementare natura. La terza parte suggerisce la possibilità, già intravista da un antico commentatore, di leggere l’intera Divina Commedia come il resoconto poetico di un triplice sogno.
La musica, composta da Stephane Crayton per due violini, uno barocco e uno moderno, detta i tempi del viaggio, crea e sfalda le atmosfere, invita interpreti e lettore ad interagire con lo spazio dell’esecuzione e con il pubblico. La straordinaria interpretazione di Rachel Stroud rende unica ogni esecuzione. Tre brevi Canoni, eseguiti in alternanza dai due strumenti accordati su toni leggermente divergenti, si intrecciano (come l’io sognante e l’io sognato) con tre Movimenti di più ampio respiro. Al cuore del programma sta il secondo Movimento, “Tempo di dormire”, ispirato al sogno della “femmina balba” del canto XIX del Purgatorio. L’ingresso è gratuito.
Gli interpreti protagonisti:
Rachel Stroud è violinista e musicologa barocca. Dottore di ricerca in Musica presso il King’s College dell’Università di Cambridge, è stata in tournée con la European Union Baroque Orchestra per un anno, prima di studiare prassi esecutiva storica al Royal Conservatoire dell’Aia con Walter Reiter e Kati Debret- zeni. Tra le giovani interpreti più apprezzate d’Europa, si esibisce in tutto il mondo, dalla Lettonia all’Argentina. Suona un violino barocco di Jonathan Woolston, prestato da Nigel Brown e dallo Stradivari Trust.
Stephane Crayton, dottorando di ricerca presso il King’s College dell’Università di Cambridge,
è compositore, violinista, fotografo, ricercatore. Insegna a Cambridge e a Londra, nella Royal Academy of Music. Talento tra i più profondi e versatili della sua generazione, ha composto per noi una triade di duetti per violino barocco e moderno che giocano sulla storia fisica, sociale e notazionale degli strumenti. Tre brevi movimenti si intrecciano con tre canoni che percorrono le corde grezze e aperte degli strumenti.
Lorenzo Bastida è insegnante, poeta, attore e saggista, di Firenze “indubbiamente il migliore, se si eccettuano tutti gli altri”. Le sue introduzioni e recitazioni ci conducono attraverso tre visioni oniriche tratte dalla Vita Nuova, poi nei tre sogni di Dante personaggio del Purgatorio, infine ad esplorare la possibilità di leggere l’intera Divina Commedia come il resoconto di un triplice sogno.