
Firenze – “Le donne… sono più esposte alla violenza di genere rispetto a quanti sono percepiti come appartenenti al primo sesso (maschile). Da qui la necessità di una presa di posizione espressamente femminista”.
Uguaglianza per le donne, non è una frase ripescata dal passato e rispolverata, attualizzata, ma ha un senso solo se il concetto riveste tutti i settori dove esiste discriminazione della donna rispetto all’uomo, dal lavoro ai salari, dalla politica a tutti i vari ruoli nella società. Il nuovo femminismo ha una consapevolezza diversa e globale perché inserisce realtà molteplici, comprese trans e queer.
Il saggio di Chiara Bottici “Manifesto anarca femminista”, Edizioni Laterza, propone una visione aggiornata di ciò che dovrebbe essere l’emancipazione femminile nel nostro tempo dominato dal capitalismo. Sono sotto gli occhi di tutti le tante oppressioni che subiscono le donne, tutte le donne, i fatti di cronaca riguardano i femminicidi, le notizie raccontano di uomini che tengono delle donne in condizioni sottomesse sessualmente, donne che vivono in condizioni estreme di sfruttamento, donne e persone gender non-conforming schiacciate politicamente.
“Pertanto, sebbene alcuni contesti richiedono di focalizzarsi su specifiche configurazioni dell’oppressione, non dobbiamo mai dimenticare che i diversi fili convergono nello stesso e medesimo groviglio – il nodo generale della dominazione”.
La visione anarca-femminista persegue un femminismo senza gerarchie prestabilite, liberato da ogni sfruttamento e da una dominazione androcentrica. Il momento è abbastanza critico soprattutto per i tanti generi femminili che sono oppressi. Per questo il femminismo attuale accoglie, con rinnovata vitalità, le rivendicazioni del passato e le critiche alla società costruita su misura dagli uomini per gli uomini. Il manifesto vuole incoraggiare e dare una maggiore consapevolezza a tutte le donne della situazione in cui la società capitalista assoggetta reprime e opprime il genere femminile. Aggiungendo al manifesto il termine “anarca”. “Anarchismo non significa assenza di ordine, ma ricerca di un ordine senza ordinatore”.
Il manifesto ha anche la particolarità di poter essere aggiornato e di rinnovare le rivendicazioni in ogni momento gli eventi richiedano la necessità di cambiamento. L’obiettivo è la costruzione di un mondo dove non ci siano contrapposizioni e scelte fra il sesso maschile e il sesso femminile, superando qualsiasi differenza di classe, di genere e di razza.