
Firenze – A Vallescura, nelle Marche, qualcosa si strano e inquietante sta avvenendo. La storia fantastica e straordinaria di Loredana Lipperini del suo libro “La notte si avvicina”, Bompiani 2020, avviene in un momento della nostra storia, dove la magia dell’infinito successo economico si incrina e diventata inquietudine per l’incertezza futura.
Eppure non sembrano in relazione i due fatti che trasformeranno il ritmo quotidiano in un inaspettato turbamento. Al primo affacciarsi della crisi economica in Italia, nel paese di Vallescura appare una malattia antica e portatrice di paure ancestrali come la peste.
Mentre il paese si trasforma in un’isola inaccessibile dall’esterno, con tutte le precauzioni necessarie, pur nel suo isolamento gli abitanti vivono e si fanno domande. O meglio gli abitanti e le donne subiscono il fascino dell’avvenimento. Qualcosa di malvagio. Aprono le porte al tremendo evento presente che cambia la loro quotidianità, con un ricco patrimonio di credenze ereditato dal passato. Così la temuta malattia ha i contorni dal segno diabolico, sicuro frutto di una colpa.
Nella solitudine dell’isolamento, tra le pieghe di un vissuto paesano emerge la colpevole, una donna – e chi altri – l’ultima arrivata nel tranquillo, ora solo appestato, villaggio.
L’autrice, nel suo raccontare fantastico, la sua brillante sensibilità femminile trasforma la pandemia che stiamo vivendo in un racconto dalle sfumature che vanno dal sogno fino al sortilegio. Loredana Lipperini ha incredibili doti per ammaliare, con molteplici piani sovrapposti, sempre ricamando un contesto dove elementi reali si fondono e confondono con scenari immaginari.