
“Il mare è calmo, le nuvole sono appese al cielo, inchiodate come quadri alla parete, sull’acqua una barca fantasma nuota verso la nave senza dondolare , come tirata da una fune invisibile, per venirmi a prendere. Ci sono solo due persone a bordo che vanno in Albania: un uomo che nella terra delle barbe vuole vendere rasoi Gillette, ed io”. Con questo incipit fotografico Joseph Roth inizia il suo reportage nel giugno del 1927 che lo poterà in Albania per conto del “Frankfuter Zeitung”, per raccontare agli europei civilizzati la vita e le usanze della ex provincia dell’impero ottomano, sotto la presidenza di Achmed Zogu. Appena pubblicato da Passigli editori, “Viaggio in Albania”, per la prima volta tradotto in italiano, a cura di Vittoria Schweizer, aggiunge un ulteriore tassello alla conoscenza dell’opera giornalistica di questo grande protagonista della letteratura europea dei primi del Novecento. Affascinato dalla natura aspra e dagli elementi arcaici tipici dei costumi dei suoi abitanti, Joseph Roth sorprende per la sua immediatezza e precisione nel cogliere lo spirito del luogo, in un momento di passaggio storico “ a metà strada tra la vendetta di sangue e le Società delle Nazioni”. La popolazione rurale divisa in tribù, costruisce gli edifici con pietra, argilla e salici e lavora i campi con l’aratro, i pastori sono autori di gran parte della letteratura albanese, “è dai pascoli che ha origine la canzone popolare, la sua divulgazione e fusione è ancora di tradizione orale” e ancora “ la vendetta di sangue è praticata quanto il riscatto e l’inviolabilità di un ospite”. Un Roth etnografo che individua i vari settori sociali in cui si divide la popolazione albanese, tra una maggioranza che deriva dalle antiche tribù, un proletariato nullatenente, una piccola parte ma potente e ricca di proprietari terrieri “impegnata in faide interne senza fine”, una borghesia cittadina al primo stadio “meschina, disarmata, sempre con il desiderio di lasciare il Paese”, un piccolo ceto di mezzo istruiti “ avidi di denaro e di una carica, sempre pronti a negoziare con vicini interessati e a ordire cospirazioni”. L’occhio acuto del reporter e la prosa vivace del grande narratore si uniscono in maniera indissolubile in un testo che tra l’altro ci aiuta a comprendere ancora meglio la cultura di origine di un popolo a noi vicino e integrato nel nostro tessuto sociale.
Titolo: Viaggio in Albania
Autore : Joseph Roth
Editore: Passigli
Pag. 72
Euro: 8,00