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Litigar ballando

Secondo la Carlucci, conduttrice delle sette edizioni di Ballando con le stelle, ci potrebbero infatti essere problemi di confondibilità fra le trasmissioni.
Il giudice della IX sezione del Tribunale Civile di Roma Gabriella Muscolo ha chiesto ad Endemol e RTI, produttori di Baila, ed al direttore artistico Roberto Cenci, di fornirle l’elenco degli autori e i contenuti del programma.
La sentenza è prevista per il 23 di settembre.
Da parte loro Mediaset e Barbara D’Urso, futura conduttrice di Baila, hanno respinto ogni accusa di plagio sulla base della diversità dei format: mentre quello della Rai è tratto da quello della Bbc Strictly come dancing, il loro è stato regolarmente acquistato da Televisa. Dancing for a dream, questo il titolo, è noto anche in Messico con il nome di Bailando por un sueño.
Si tratta, sostengono, di un format in cui gareggiano coppie costituite da vip e persone sconosciute, destinato ad una utenza più giovane rispetto a quella di Ballando e, a giudicare da quanto avvenuto in altri paesi, più spregiudicata.
Intanto già si fanno i primi nomi del cast. Data per certa la presenza di Albano, Marcella Bella, Fiammetta Cicogna e Costantino Vitagliano come concorrenti, si mantiene riserbo sui nomi dei maestri che dovrebbero essere ballerini dilettanti che nella vita svolgono tutt’altro lavoro.
Aspettando la sentenza, resta da dire che, data la standardizzazione dei programmi ormai consolidatasi in Italia, è comunque positivo che il ballo sociale si diffonda. Verrebbe da dire: l’importante è che se ne parli, del ballo, ovviamente.

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