
Monterotondo Marittimo – Il Festival delle Colline Geotermiche di Officine Papage dedica la giornata di martedì 28 luglio alla danza contemporanea, ospitando a Monterotondo M.mo (Grossseto) una delle compagnie più promettenti e premiate degli ultimi anni. Il duo Bernabéu/Covello sarà in scena alle ore 21.30 nel piazzale Museo Mubia con lo spettacolo Un po’ di più. Protagonista assoluto è sempre il tema della ‘distanza’, sottolineato dal claim che accompagna questa IX edizione: La libertà in un metro.
La kermesse – che terminerà in 30 agosto con un omaggio crossmediale al mondo di Isaac Asimov – continua nel corso della prossima settimana con 2 eventi nati dal rapporto profondo instaurato con pubblico, giovani e realtà del territorio: Rebecca (giovedì 30 luglio a Monteverdi M.mo), nuovo spettacolo di Marco Pasquinucci ispirato al romanzo La vita accanto di M.Pia Veladiano, frutto di un percorso di formazione che coinvolge un gruppo appassionato di giovanissimi, e il laboratorio – sempre targato Papage – di Teatro Clandestino che porterà le performance in lockdown di “Sofà Teatro” dalle finestre virtuali di Zoom a quelle reali delle piazze di Pomarance e Monterotondo M.mo (venerdì 31 luglio e sabato 1 agosto).
Martedì 28 luglio ore 21.30 / Piazzale Museo Mubia – MONTEROTONDO M.mo
(Ingresso 5,00 euro)
Bernabéu/Covello
UN PO’ DI PIÙ
di e con Zoé Bernabéu e Lorenzo Covello
Musiche Stefano Grasso / Luci Paride Donatelli /Produzione Muxarte/PinDoc
La quotidiana distanza tra me e te
Un appuntamento con la danza contemporanea che inizia con al centro del palco un tavolo in equilibrio su un solo asse e, disseminati sulla scena a tracciare un percorso, i pezzi di una sedia. Un po’ di più è una danza che esplode in uno spazio vitale minimo annunciando l’imminente cambiamento; è una lotta contro la gravità, è un’indagine sull’equilibrio e sulla contaminazione data dall’incontro con l’altro. Scandendone incertezze e fragilità con il suo oscillare, il tavolo diventa terreno delle battaglie e della ricerca di una continua rinascita. Due personaggi si trovano così immersi in un viaggio alla scoperta di sé e dell’altro attraverso una quotidianità densa e straordinaria fatta dai loro corpi, dai loro gesti e dalle loro parole. Parole che diventano carne, danza che diventa racconto.
Lo spettacolo ha partecipato a L’Italia dei Visionari Kilowatt 2020 e a Selezione Crash Test 2020, Finalista ACT Bilbao 2020, Miglior spettacolo Direction Under30 2019, Finalista Intransito 2019, Premio Critica, Speciale OFF e Spirito Fringe Roma Fringe Festival 2019.
Lorenzo Covello viene dal circo e si è orientato verso un approccio teatrale del palcoscenico: parola, teatro fisico, sguardi, sospensioni. Zoé Bernabéu invece attraverso la danza contemporanea, il movimento, il gesto, il respiro. Tutti e due si ritrovano nell’importanza data a una fisicità sempre al servizio di un senso, di un’urgenza. Inizia così un processo di ricerca di un linguaggio ibrido che ha aperto una piena contaminazione tra le discipline. Questo offre una sfida importante, come interpreti ma anche come registi e coreografi. L’ambizione è verso una una forma di rappresentazione accessibile, fruibile da un pubblico trasversale, per la condivisione di un teatro e di una danza contemporanei con un pubblico eterogeneo e non di settore. Coinvolgere emotivamente il pubblico, smuovere e smuoverci, preservando sempre le esigenze e specificità delle nostre pratiche. Viene attraversato un processo di scrittura e di improvvisazione in cui si rimane sempre in tensione verso questo equilibrio sottile tra complessità e semplicità.