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Novità e giovani protagonisti a “Torinodanza”

L'edizione 2012 del Festival Torinodanza sarà dedicata allo "spettatore curioso", quello che non è interessato solo ai grandi coreografi e ballerini, quanto alle novità e alle ibridazioni che, ormai da tempo, interessano la scena continentale.
La danza è in crisi, specie nel nostro paese, anche per la disaffezione del pubblico, ormai stanco di Giselle e Lago dei cigni, datati e lontani dalla realtà. Un recupero è forse possibile con la proposta di tematiche più attuali e la proposta di artisti giovani, magari provenienti da lontano.
Questo il filo conduttore della programmazione di quest'anno di Torinodanza che punta a scoprire nuove geografie della creazione, senza dimenticare i grandi maestri che, anzi, colloca come "bussole" guida: primo fra tutti Philippe Decouflè, uno dei più originali coreografi multimediali francesi della "nouvelle danse", celebre per aver creato lo spettacolo inaugurale delle Olimpiadi invernali di Albertville nel 1992, che aprirà il festival. Decouflè proporrà, in prima italiana alle Fonderie Limone di Moncalieri il 12 – 13 – 14 settembre, Panorama, un best of delle sue celebri coreografie in cui si succederanno brani tratti dalle sue opere, a rappresentare il mondo di uno dei coreografi più ricchi di talento e inventiva.
Tre le aree tematiche dell'edizione 2012 del festival: Domani, Sguardi distanti, Miti. Il punto di partenza del primo è la giocoleria vista in una dimensione magica e sorprendente, accompagnata dalle note de L'après-midi d'un foehn di Claude Debussy, uno spettacolo per giovani spettatori interpretato da giovani interpreti. Chiuderà il focus Virgilio Sieni con Cerbiatti del nostro futuro, presentato al Teatro Gobetti di Torino l'8 e il 9 novembre, costituito da quattro spettacoli: “Silenzio” e “Volo”, presentati in prima italiana, frutto dei percorsi intrapresi con allievi delle scuole dirette da Loredana Furno e Susanna Egri; “In ascolto” e “Fuga” creati per il trio di bimbe/danzatrici livornesi, all'origine di tutto il progetto. japan-280x170.jpgSguardi distanti costituisce una sfida alle tante sfaccettature della nostra quotidianità e alle rapide trasformazioni che ci vengono imposte: aprirà il 25 e il 26 settembre alle Fonderie Limone con Made in Japan, una serata in prima italiana che riunisce alcuni straordinari gruppi hip-hop giapponesi. Sul palcoscenico si alterneranno le tre "crew" Repoll:FX, Mortal Combat, Former Aktion, fuoriclasse della danza
hip-hop giapponese e vincitori del famoso contest Dance Delight. I Repoll:FX sono i creatori dello stile Entertainment Be-Bop, un'originale rielaborazione della Jazz Dance inglese che fonde Be-Bop,
Fusion e Northern Jazz. I Mortal Combat puntano invece sulla dinamicità delle coreografie, l'abilità di fondere strada e teatro e la capacità di esprimersi attraverso stili di breakdance estremamente
diversi, mentre i Former Aktion, che chiuderanno la serata nel segno del puro stile libero, sono un gruppo noto nel mondo dell'hip-hop per la loro meccanica groove.
Terzo focus Miti, affidato alla compagnia newyorkese Cedar Lake Contemporary Ballet, fondata nel 2003 da Nancy Laurie e considerata la migliore compagnia di danza contemporanea americana, che unisce il talento di sedici danzatori con quello dei coreografi più famosi: da Angeljn Preljocaj a Ohad Naharin. A Torino proporrà quattro coreografie dai ritmi trascinanti: Grace Engine una sorta di viaggio cinematografico di Crystal Pite, Orbo Novo del belga-marocchino Sidi Larbi Cherkaoui, Violet Kid del coreografo
di origine israeliana Hofesh Shechter, un montaggio cinematografico dal ritmo sfrenato sottolineato dalla partitura sonora da lui stesso composta, e Tuplet, creazione dello svedese Alexander Ekman.

Referenze fotografiche: http://www.torinodanzafestival.it/

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