
Bagno di Gavorrano – “The best of” della Grifoni Band come ogni anno ha entusiasmato gli appassionati della Maremma. La scena, la grande pista da vallo della Festa del Pd di Bagno di Gavorrano. Interpreti, un centinaio di ballerini di tutte le età dal piccolo Lorenzo (7 anni, specialista di Breakdance) alla coppia over 70, straordinari ballerini di danze standard. E, soprattutto, l’eccezionale corpo di ballo misto di professionisti e amatori diretto da Alessia Barni.
Signori, questa Odissea 2001, la scuola di danza di Grosseto che conta 50 centri con 5mila allievi su quattro province, uno dei più importanti fenomeni di diffusione della danza in tutte le sue forme e generi , continua a crescere e sbalordire.
E non solo per i risultati sportivi che quest’anno sono stati molto lusinghieri ai campionati italiani Fids di Rimini, dove quest’anno gli atleti maremmani hanno fatto man bassa di titoli e finali: 12 finalisti, con tre primi posti, due secondi e un terzo solo dei balli di coppia. E’ soprattutto la qualità e la creatività artistica che ha colpito gli spettatori di Bagno di Gavorrano. Reduce dal successo ottenuto nel dicembre scorso al Teatro Moderno di Grosseto dove in 1.100 hanno applaudito lo spettacolo Born to Dance una coreografia che li ha accompagnati attraverso la storia del musical e del cinema internazionale.
Lo stesso spettacolo è stato presentato in questa serata d’agosto insieme all’esibizioni delle numerose formazioni e ai solisti principali della scuola diretta da Massimo Grifoni nata 26 anni nata prendendo spunto dal nome della discoteca frequentata da John Travolta nel film ” La Febbre del Sabato Sera “.
Se qualcuno si aspettava la tradizionale esibizione promozionale di una scuola di ballo, se pure moltiplicata al quadrato grazie alle sue dimensioni , non poteva rimanere che sbalordito dalle coreografie di Alessia sulle musiche dell’ultimo grande successo La La Land o del classico Chorus Line o la bandiera del club, la storia di Toni Manero raccontata dal primo ballerino della scuola, Michel Carlini.
Con un ritmo incalzante nelle due ore di spettacolo (impressionate la quantità di costumi che si sono dovuti cambiare nei pochi secondi a disposizione fra un’uscita e l’altra) i ballerini di Odissea hanno raccontato la storia del cinema italiano attraverso le colonne sonore più famose dagli ’50 agli anni ’80. Fra tutti o pezzi particolarmente emozionante “Epico”, una performance di gruppo con i ballerini vestiti di nero con una maschera bianca ed effetti da mangiatori di fuoco. Un inferno inquietante che ha raccolto grandi applausi.
Vero e proprio entusiasmo ovviamente è stato riservato ai migliori perfomer dei diversi generi di danza in quella che è stata definita “l’enciclopedia del ballo” di Massimo Grifoni. In particolare i ragazzi della Break dance guidati dal loro maestro Edo “Xedo” dalle incredibili capacità di ruotare sulla pista con la testa e il corpo. Molto applaudita anche Pamela Cutigni che guida il centro del paese che ha ospitato lo spettacolo.