
Ieri più di duecento persone in piazza Santissima Annunziata, giovani, giovanissimi, studenti, pensionati, quarantenni e trentenni, donne e uomini, anziani e immigrati, cittadini insomma. Cittadini di una Firenze che si muove su alcuni punti fondamentali, che non vuole perdere di vista alcuni punti fondamentali: umanità per esempio, non violenza, pluralità, partecipazione diretta, democrazia reale, economia sostenibile. E a chi pensasse che queste sono cose dell’altro mondo, cose non possibili, da sognatori o peggio, la presenza dell’economista di fama mondiale Joseph Halevi dà concretezza, ragionevolezza, inevitabilità a queste richieste. Parla a una piazza attenta Halevi, risponde alle domande in libertà della gente, spiega con calma e chiarezza perchè siamo a questi punti, cosa si può fare per tentare di risolvere la crisi. Quali sono i nodi che sarà necessario affrontare. Parla della inestricabile connessione fra economie criminali ed economia legale, parla dell’ineluttabile bisogno del capitalismo di trasformare tutto in capitale: bisogni, servizi sociali, esseri umani. Parla di banche e terreni, le prime “sono come il sistema circolatorio per l’essere umano” devono essere nazionalizzate per fare l’interesse comune. La terra, anche. Nei beni pubblici, comuni, c’è il segreto per cambiare. Poi deve scappare, prendere il treno, ma l’accampata fiorentina non s’arresta: ci sonoiI laboratori, le iniziative di confronto e discussione, c’è da organizzarsi per la notte. In un clima sereno e pacifico, da cui sono banditi partiti e bandiere, la gente parla, interviene, discute, partecipa. Oggi ancora una volta, l’assemblea si siede in piazza. Per discutere e lanciare proposte. Per inventare il futuro.
Foto di Giulia Caruso
Joseph Halevy
Clown nella piazza di Santissima Annunziata
Ragazzo con maschera guy fawkes