
Firenze – Agenzia Sociale per la Casa, è partito oggi 22 settembre, alle 14.30, il bando. E’ il primo atto concreto di un nuovo strumento che dopo un processo molto lungo, che prese le mosse dall’ex assessore alla casa, ora consigliere regionale Pd, Andrea Vannucci, ha preso vita col via del bando odierno. La vera sfida, nessuno lo nasconde, è approntare “un’offerta” per così dire, appetibile per i proprietari, tutti, dai piccoli ai grandi possidenti del patrimonio immobiliare cittadino. Qualcosa che li convinca che conferire la disponibilità alla nuova Agenzia sia più vantaggioso, a conti fatti, che mettere i propri immobili in circolo, ad esempio, per gli affitti turistici.
Il canale che si apre con l’Agenzia Sociale per la Casa FASE del Comune di Firenze, si sostanzia in ufficio che mette in campo uno strumento nuovo, partecipato e condiviso con i proprietari di immobili da destinare alla locazione a canone calmierato. La gestione è affidata a Casa Spa, in collaborazione con il servizio Casa della direzione Servizi Sociali. Obiettivo, mettere il Comune in condizione di agevolare gratuitamente i cittadini nella ricerca di un alloggio privato a canone concordato, aiutando gli inquilini a trovare affitti a canoni calmierati. In cambio, offre importanti agevolazioni fiscali e incentivi economici ai proprietari.
La platea di utenti cui si rivolge, al netto dei contributi per l’affitto e all’utenza del social housing, vale a dire la Fascia grigia di cui si parla da tempo e che è quella, lo ricordiamo, che non può accedere all’edilizia popolare perché rimane sopra alla soglia Isee prevista per l’accesso all’Erp, ma non è in grado di stare sul mercato immobiliare fiorentino, potrebbe essere molto vasta, tant’è vero che, dal confronto con i sindacati inquilini, emerge, a un primo calcolo prudenziale,che circa 15mila famiglie potrebbero rientrare nel bando. Un calcolo forse per eccesso, come giunge dall’Ufficio casa comunale, ma che tuttavia non sarebbe molto lontano dalla realtà. Il senso di questo nuovo strumento, al di là degli ulteriori sgravi fiscali per i proprietari che percorrono quelli già vigenti dall’accordo di luglio fra sindacati inquilini e proprietari, vale a dire un ulteriore 10% in meno circa l’aliquota Imu che porterebbe la stessa allo 0,46 circa (il Comune di fatto rinuncerebbe alla propria quota, rimarrebbe quella statale) sarebbe quello di pemettere, grazie al quadro istituzionale di garanzia che crea, una maggior tutela sia dal punto di vista dei proprietari che degli inquilini: la garanzia ulteriore sarebbe quella da parte dei proprietari, di avere intanto un contributo fino a tremila euro per la messa a norma degli impianti e di godere di un paracadute di 12 mesi in caso di inadempienza dell’utente, ma dal punto di vista dell’affittuario la tutela sarebbe quella di avere la garanzia, per niente scontata visto il parco case cittadino solitamente utilizzato per i canoni calmierati, di un’unità immobiliare in regola, certificata e qualificata.
Nello specifico, ecco di cosa gode il proprietario che mettesse a disposizione dell’Agenzia il proprio alloggio: riduzione Imu dall’1,06% allo 0,57% (e fino allo 0,46% qualora il canone concordato sia inferiore di almeno il 10% rispetto al canone massimo previsto dai patti territoriali), sconti sulla cedolare secca (con la riduzione della tassazione dal 21% al 10% e nessuna spesa di registrazione, bollo, proroghe e risoluzioni), riduzione dell’Irpef del 30% nel caso di scelta di regime ordinario. Non solo: per i proprietari sono previsti anche incentivi economici per le certificazioni necessarie alla locazione (fino 3mila euro) e un Fondo di garanzia, a risarcimento dei mancati pagamenti e delle spese legali necessarie allo sfratto, fino ad un importo massimo equivalente a 12 mensilità. Il Fondo di garanzia, per il 2021, consta di 500mila euro, di cui una parte potrebbe già essere impiegato per ristabilire, qualora ci fosse bisogno, la qualità abitativa dell’immobile sotto il profilo delle regolarizzazioni a norma degli impianti. Tuttavia, il problema dei soldi potrebbe emergere nel 2022, una volta rodato il congegno, ed è una previsione basata sulla sua funzionalità. In altre parole, sul grado di attrazione del modello verso i proprietari.
Il ragionamento da cui nasce questo strumento, che viene a completare, come spiega il sindaco Dario Nardella, il sistema di strumenti approntati dall’amministrazione per dare risposta al bisogno di case ancora più evidente e drammatico nel post pandemia, parte dalla necessità di promuovere un rapporto nuovo tra proprietari e inquilini, puntando “a favorire l’incontro tra domanda e offerta e rassicurare chi ha immobili da affittare. Inoltre, per incentivare ulteriormente la residenza in centro storico, dal 1 novembre scatterà un piano di controlli a tappeto su tutte le abitazioni del Q1, con l’aiuto della Polizia municipale, con l’obiettivo di scoprire eventuali falsi residenti ed eventuali evasioni fiscali. I proventi di questa attività serviranno anche a finanziare le attività dell’Agenzia sociale per la casa. Un’operazione di giustizia sociale che aiuta chi è in difficoltà e sanziona chi invece evade e viola le leggi” .
Di fatto, spiega l’assessore alla casa Benedetta Albanese, con questo strumento moderno “rispondiamo alle necessità di certezza dei proprietari sulla locazione in termini di solvibilità e correttezza dell’inquilino con un fondo di garanzia che per il 2021 è di 500mila euro. Saranno analizzati i bisogni dei potenziali inquilini e dei proprietari per far incontrare domanda e offerta”.
Il cosiddetto matching sarà compito dell’Ufficio apposito creato presso Casa spa, che dovrà valutare le famiglie in grado di sostenere l’affitto calmierato. Infatti, sarà proprio Casa spa a gestire l’intera operazione. Per quanto riguarda l’accesso, mentre gli inquilini potranno avvalersi dell’avviso pubblico partito oggi, i proprietari possono iscriversi gratuitamente tramite il sito internet all’agenzia. Per quanto riguarda i requisiti per gli inquilini che volessero accedere al bando, devono essere in possesso di una ISEE del nucleo familiare in corso di validità compresa tra 12.000 e 40.000 euro. I nuclei idonei emergeranno dall’avviso pubblico per l’individuazione di nuclei familiari interessati alla “locazione di alloggi a canone concordato – agenzia sociale per la casa” pubblicato da oggi in rete all’indirizzo https://servizi.comune.fi.it/servizi/scheda-servizio/agenzia-sociale-per-la-casa-avviso-2021.Ulteriori dettagli e informazioni al sito https://www.casaspa.it/fase-chi_siamo/
“Per Casa Spa è particolarmente significativo svolgere questo servizio per conto del Comune – dice il presidente di Casa Spa, Luca Talluri – se da una parte ciò rappresenta un segno di fiducia dell’Amministrazione Comunale nei confronti della nostra società, dall’altro è importante sottolineare la volontà di far svolgere un servizio pubblico così rilevante, ad un’azienda partecipata e quindi pubblica”.
“L’Agenzia sociale della Casa potrà funzionare e funzionerà – dice la segretaria del Sunia regionale Laura Grandi – se il ruolo di garante istituzionale del Comune e degli altri attori in campo, e quindi i sindacati degli inquilini e dei proprietri, agiranno sulla volontà dei proprietari di accogliere una spinta in più, a fronte dei vantaggi fiscali e del contributo economico, ad affittare, oltre a una copertura, limitata nel tempo, rispetto ad eventuali morosità. Insomma il vantaggio, anche psicologico, è che, grazie alla garanzia del Comune, i proprietari avranno una rassicurazione istituzionale rispetto a un rischio che diventa in qualche modo calcolato, potendo contare su una copertura maggiore soprattutto nella scelta di un inquilino emerso tramite il bando. La finalità chiara dell’Agenzia sociale per la Casa è quella di estendere maggiormente gli Accordi territoriali, che abbassano del 30% il mercato, di renderlo più legale, più trasparente, calmierando al contempo il livello degli affitti”.
Sull’Agenzia Sociale oggi presentata al pubblico dall’amministrazione, Pietro Pierri, segretario dell’Unione Inquilini di Firenze, auspica “che tale organismo sia utilizzato per favorire la calmierazione dei canoni di locazione sul mercato privato, che compensino in qualche misura le risorse che saranno messe a disposizione dei proprietari dal Comune, altrimenti l’operazione perderebbe di senso e utilità”. Al tempo stesso rappresenta “la viva preoccupazione di un allentamento delle funzioni istituzionali e strategiche proprie del soggetto gestore (Casa spa, ndr), che devono essere e restare precipuamente volte a favore della platea degli assegnatari e dei molti che attendono da anni di accedere ad un alloggio popolare”. Infine, valuta “positivamente l’impegno espresso dal Sindaco di dare corso, a partire dal 1° novembre prossimo, a controlli in centro storico per scovare evasori Imu, con l’intendimento di destinare le risorse recuperande al finanziamento dell’Agenzia”.
Nel frattempo, continua a preoccupare l’emergenza abitativa per quanto riguarda gli sfratti, che ripartiranno a pieno ritmo dal 1° gennaio, con una previsione pari a 130 esecuzioni al mese (https://www.stamptoscana.it/affitti-grandi-sunia-il-ritorno-del-turismo-riporta-indietro-le-lancette-della-storia/), in linea con quanto successo nell’annus horribilis del 2018.