
E’ quanto afferma l'organizzazione professionale agricola Coldiretti in occasione dei dati diffusi oggi da Istat sui prezzi alla produzione, che sottolinea che complessivamente a marzo nel settore agricolo si registra una flessione del 2,3% delle quotazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A diminuire – sottolinea la Coldiretti – sono però soprattutto i prezzi delle produzioni vegetali che fanno registrare un calo del 6,4%, mentre un leggero aumento si rileva per quelle di allevamento che con una crescita del 2,4% restano comunque ben al disotto del tasso medio di inflazione.
Il credit crunch ha colpito anche i campi dove – continua la Coldiretti – 6 imprese agricole su 10 hanno difficoltà ad accedere al credito, con il costo del denaro in agricoltura che ha raggiunto il 6%, e risulta superiore del 30% a quello medio del settore industriale. Una situazione di difficoltà che – conclude la Coldiretti si aggiunge agli effetti dei danni da maltempo ed anche le preoccupazioni per l’applicazione della nuova Imu.
Prezzi in calo del 2,1% per cento alla produzione anche per il latte e derivati, mentre aumentano le quotazioni degli animali da carne che devono però scontare un forte rincaro nei costi di produzione. Le difficoltà di mercato, l’aumento dei costi e la stretta creditizia hanno favorito la chiusura di 28.300 le aziende agricole nel primo trimestre del 2012.