Agricoltura e innovazione, accordo Crea-Accademia dei Georgofili

Firenze – Una convenzione che spinge l’acceleratore su ricerca e sviluppo, a favore di agricoltura, sicurezza alimentare, valorizzazione delle produzioni tipiche e di qualità, progresso del settore agricolo e forestale, tutela dell’ambiente e sviluppo rurale. E’ questo il senso dell’accordo stretto oggi fra  CREA e l’Accademia dei Georgofili, rappresentati da Salvatore Parlato, Commissario Straordinario del CREA, e Giampiero Maracchi, Presidente dell’Accademia dei Georgofili.

La convenzione guarda all’attuazione di programmi di ricerca e di sviluppo mirati e legati ai bisogni reali del territorio, incentivando il trasferimento tecnologico e la diffusione dell’innovazione nei settori più strategici. In quest’ottica verranno promossi progetti e iniziative congiunti, destinati a incoraggiare lo sviluppo locale attraverso l’integrazione di pratiche innovative e conoscenze scientifiche, quali ad esempio le tecniche colturali compatibili coi cambiamenti climatici.  Verranno intraprese, inoltre, azioni di formazione e comunicazione tecnico-scientifica, volte a stimolare l’incremento del grado di innovazione delle imprese e la valorizzazione del capitale umano e a rafforzare la rete dei Centri di ricerca. In questo modo sarà promosso il coinvolgimento diretto delle imprese e dei centri tecnologici nella progettazione e realizzazione delle innovazioni e dei processi di sviluppo.

«Quello siglato quest’oggi con l’Accademia dei Georgofili – ha spiegato Salvatore Parlato, Commissario Straordinario del CREA – è un protocollo molto importante per condividere le conoscenze nei comuni ambiti di intervento e per contribuire alla diffusione e alla crescita dell’innovazione nonché al rilancio dei territori coinvolti. Quando si parla della ricerca, operare in sinergia è oggi più che mai un’esigenza stringente che permette di moltiplicare il valore dei risultati che verrebbero raggiunti singolarmente».

Giampiero Maracchi sottolinea che i Georgofili nei loro 263 anni di storia hanno rappresentato per le Istituzioni pubbliche un punto di riferimento costantemente presente per lo sviluppo delle conoscenze nella attività agricole, nella gestione del territorio e delle acque, nella promozione delle popolazioni e dei territori rurali. Hanno contribuito così allo sviluppo della moderna agricoltura non solo come un’attività rilevante di carattere economico, ma anche come luogo di crescita culturale per il Paese. Questo è lo spirito con il quale oggi si inizia una collaborazione concreta con quelle che rappresenta la rete pubblica della ricerca agricola di maggior rilevanza nazionale.

L’Accademia con i suoi 900 Georgofili distribuiti su tutto il territorio nazionale e le sue sette sezioni territoriali, rappresenta una risorsa preziosa per il futuro del Paese.

 

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