energee3
logo stamptoscana
Edizioni Thedotcompany

Al via la seconda edizione del Festival Seta. Dialoghi sulla Cina contemporanea Breaking news, Cultura

Firenze – Anche quest’anno sarà il Museo del Tessuto in via Puccetti a Prato che già da maggio ospita  la mostra “Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba”, ad accogliere la seconda edizione del Festival Seta. Dialoghi sulla Cina Contemporanea, mentre nella Campolmina,lo spazio antistante il Museo,  sarà allestita la  IDEM / ALTER di tre artisti cinesi  Musk Ming, Peng ShuaiPaolo, Liang Lish, che esporranno  le loro opere contemporanee dal 1 al 7 ottobre e saranno protagonisti di performance live.

Una tre giorni di incontri ravvicinati con inizio il 1 per concludersi il  3 ottobre, ideata da Matteo Burioni fondatore dell’associazione “Orientiamoci  in Cina” , che spiega che, per lui, “la Cina  è stato un amore a prima vista.  E mi sono imposto di far conoscere la bellezza di un diverso modo di vivere e pensare a chi vuole saperne di più di usi costumi e tradizioni di uno dei Paesi al mondo ricchissimo di storia e tradizioni. Vivendo lì per diversi anni, mi sono accorto che c’è davvero tanto da scoprire e soprattutto che dobbiamo in generale abituarci ad un continuo scambio culturale, perché non si perda di vista il confronto tra persone diverse e si cresca”.  Partnership dell’evento il “Centro Studi sulla Cina Contemporanea”  per approfondire gli aspetti  socio politico-culturali, economici, del colosso asiatico.

Ne parliamo con il giornalista ed analista politico del Centro Studi sulla Cina Contemporanea, Michelangelo Cocco, ospite del Festival, ( vive tra l’Italia e la Cina), autore di “Una Cina ‘perfetta’ La Nuova era del PCC tra ideologia e controllo sociale” (Carocci 2020),a cui chiediamo perché realizzare proprio a Prato  questa iniziativa multidisciplinare sulla Cina Contemporanea.

“È importante che il Festival Seta si consolidi in una realtà come Prato, una città aperta e dialogante, con la più numerosa tra le comunità cinesi in Italia. In una fase in cui, a livello politico, a prevalere tra Cina e Occidente è la contrapposizione, è fondamentale che i popoli si confrontino, e che noi diamo il nostro contributo di conoscenza di una realtà politica, economica, culturale e sociale così diversa come quella della Repubblica popolare cinese”.

Un impegno che per il secondo anno consecutivo coinvolge il Centro Studi sulla Cina Contemporanea e l’associazione Orientiamoci in Cina. 

“Con gli amici dell’associazione Orientiamoci in Cina c’è stata un’ottima sinergia e intendiamo rendere questo appuntamento sempre più ricco e stimolante, proprio perché siamo convinti dell’importanza della conoscenza e del confronto che rappresentano condizioni imprescindibili per farsi un’idea, un’opinione”.

Quale messaggio si augura  possa venir fuori da questa tre giorni di incontri sulla Cina? 

“In sintesi, che non possiamo comprendere la complessità delle società diverse dalla nostra se non compiamo un piccolo sforzo per studiarle”.

E così spazio al delicato tema del Comprehensive Agreement on Investment (C.A.I), un accordo  teso ad offrire un unico framework legale agli investimenti tra le due parti, per sostituire i ventisei accordi bilaterali attualmente in vigore. Ma anche focus su come la Cina del partito comunista cinese sia riuscita nonostante la pandemia nel mondo post Covid, a sfruttare le opportunità insite in una crisi che avrebbe potuto  danneggiarla. Sguardo anche alle relazioni politiche, economiche e diplomatiche nuove e più difficili tra la Cina e l’Occidente (non una nuova Guerra fredda!), per capire quale sarà la Cina dei prossimi decenni e quale potrà essere il nostro rapporto con un Paese-continente che sta attraversando l’ennesima svolta della sua storia recente destinata a esercitare un’influenza profonda sulla sua popolazione e nel mondo.

Si dialogherà poi dello straordinario sviluppo della intelligenza artificiale in Cina e suoi risultati per fare il punto sulla condizione dell’Europa, sui ritardi e sui possibili benefici. Inoltre, fra gli argomenti che verranno trattati, approfondimenti sulla sinofobia che si è manifestata contro le comunità cinesi in tutto il mondo a seguito del Covid Sars  e sul lavoro con un dibattito  sulle potenzialità che offre il mercato cinese, l’importanza del marketing culturale per conoscere il mercato cinese. Spazio anche allo sport: dal calcio alle arti marziali, con relatori d’eccezione e di consolidata esperienza agonistica. In occasione del Festival prevista anche un’installazione artistica sul palco del teatro del Convitto Nazionale Cicognini di Prato. Infine  un progetto d’arte, “Missive Selvatiche”, arricchito della partecipazione di artisti di origine cinese.  Previsti poi a grande richiesta dopo il successo della prima edizione,percorsi guidati e laboratori sociali che saranno svolti, dal collettivo di artisti WUXU.

Per partecipare alle giornate del Festival Seta Dialoghi sulla Cina Contemporanea è necessario registrarsi a questo link: https://www.eventbrite.it/e/171201888457 

Foto copertina: Luca Grillandini

Print Friendly, PDF & Email
Condividi
Translate »