
La Regione Toscana ha presentato oggi il bando che finanzia con 15,7 milioni di euro progetti di riqualificazione di arre produttive. I destinatari sono Comuni, Comunità Montane, Province, enti pubblici, singoli o consorziati. Ma anche reti di imprese, società miste pubblico-private, fondazioni o atenei. «Con questo nuovo bando, che finanzia progetti sia a fondo perduto, fino a un massimo del 60% dell’investimento, che con finanziamento agevolato, con finanziamento del 100% dell’investimento restituibile in un arco di tempo da 5 a 10 anni, vogliamo promuovere sia il recupero di aree già esistenti che la creazione di nuove aree – ha spiegato Gianfranco Simoncini, assessore regionale alle attività produttive – I progetti d’investimento potranno prevedere ogni tipo d’intervento finalizzato a rendere il territorio più appetibile a per nuovi investitori, a rendere più facili gli insediamenti ed a ridurre i costi delle imprese già insediate. Il bando finanzierà interventi su infrastrutture, energia, ambiente e tutto ciò che faccia fare un salto di qualità all’area produttiva». Il 15% delle risorse viene riservato alle Comunità Montane. «Un scelta – ha specificato Simoncini – per contrastare lo spopolamento e il declino economico delle aree montane favorendo lo sviluppo di aree produttive in loco». L’assessore ha ricordato che «la Regione Toscana ha messo in campo, nei primi 3 mesi del 2012, ben 110 milioni di euro per il sostegno al sistema produttivo, con bandi per l’internazionalizzazione, l’acquisto di servizi qualificati per le Pmi, il sostegno al credito e altro». Oltre a ciò, Simoncini ha citato anche i 15 milioni d euro della legge sull’imprenditoria giovanile che ad oggi ha raccolto oltre 200 richieste di finanziamento, ed il bando per Ricerca e sviluppo, chiuso il 15 marzo, per ulteriori 70 milioni, e sul quale sono pervenute 292 domande, coinvolgendo 928 imprese, il tutto per un ammontare dell’investimento previsto nei progetti richiedenti di 565 milioni di euro. «Entro Maggi – ha concluso Simoncini – spero che il Consiglio approvi la legge sulla competitività proposta dalla giunta, che tra i vari strumenti prevede anche l’utilizzo della leva fiscale per le imprese virtuose, cioè quelle che fanno rete, innovazione e creano lavoro».