
Plana sulle imprese fiorentine proprio in questi giorni, nonostante le voci, anche autorevoli, che s'erano levate per posticiparla o addirittura falra slittare al 2014. Si tratta della Tares, la nuova nata che sostituisce la vecchia tassa della nettezza urbana conosciuta come Tia (in alcuni luoghi era rimasta ancora Tarsu), lievitata con altre, non ben specificate, addizionali. Sì, perché il problema, oltre al fatto che nonostante tutto e tutti questo tributo arrivi con tempestiva puntualità, risiede nel fatto, come denuncia Confartigianato, che nei documenti recapitati con il bollettino, si legga solo una cifra (l’acconto) ed il logo del nuovo tributo. Niente che spieghi cosa la Tares sia, cosa essa inglobi rispetto alla Tia (ovvero i servizi municipali cosiddetti indivisibili, quali illuminazione, manutenzione delle strade e sicurezza); perché li inglobi; che sono previste addizionali (30 centesimi/mq riservati allo Stato); come sia composta la tariffa e di quanto, anche approssimativamente, crescerà rispetto al 2012; se (come in passato) siano previste riduzioni tariffarie per le imprese che smaltiscono rifiuti speciali (la quasi totalità delle imprese artigiane di produzione). Neppure le date di tutte le scadenza sono riportate, conclude l'associaizone, sono riportate.
Date di scadenza che rende note proprio Confartigianato: le scadenze sono al 31 maggio e al 30 settembre per l’acconto e al 31 dicembre per il saldo.
E quanto sia l'acconto lo dice, interrogato, Quadrifoglio: è pari ai 2/3 dell’importo Tia dello scorso anno. Ma … ma, nonostante le sentenze sull’illegittimità dell’Iva sulla Tia, il calcolo pare sia eseguito sul totale 2012 Iva compresa.
“Insomma, le condizioni ideali per ostacolare il fare impresa – commenta Daniela Checchi, direttore di Confartigianato Firenze – certo, la Tares non è (al momento) la peggiore delle gabelle, ma è emblematica del modo con cui il pubblico guarda all’impresa privata, del difficile contesto che riesce a costruirgli intorno. Tralasciando pure il sacrosanto diritto dell’imprenditore ad elaborare strategie d’impresa di ampio respiro, senza certezze come quella dell’entità di un’imposta (che è possibilissimo definire a priori, visto che di mq si tratta) diventa faticosa, difficile, problematica anche la gestione del day by day”.