Autorizzazione corteo Forza Nuova, salta l’incontro fra prefetto e questore

Prato – Saltato l’incontro previsto per oggi alle 16 in cui si darebbe dovuto decidere se autorizzare o meno  la manifestazione richiesta da Forza Nuova per sabato 23 marzo. Da parte del prefetto e del questore non c’è stato in proposito alcun commento, se non che dalla segreteria della prefettura hanno fatto sapere che il prefetto Rosalba Scialla oggi è fuori città per impegni istituzionali, mentre il questore Alessio Cesareo, più volte contattato da alcune redazioni giornalistiche, non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

Intanto il Sindaco di Prato Matteo Biffoni, a cui non è stata data nessuna informazione sul mancato appuntamento, ha ribadito ancora una volta la sua contrarietà al corteo:”Confido nel questore e nel prefetto che conoscono il territorio e sanno le difficoltà , i disagi e le preoccupazioni, sottolineate anche dalla massiccia raccolta firme, che questa manifestazione sta sollevando. Autorizzare la richiesta di Forza Nuova vuol dire, per me, andare contro la legge e dare l’occasione a persone che hanno voglia di fare danni di arrivare in città”. Dall’esito della riunione prevista per oggi dipendeva anche l’autorizzazione per la contromanifestazione richiesta in piazza delle Carceri sempre per sabato 23 marzo, dai sindacati, Anpi, Legambiente, Arci, Libera e altre associazioni. Anche in questo caso agli organizzatori non è ancora arrivata la risposta. “Saremo comunque presenti in piazza anche se la manifestazione di Forza nuova non verrà autorizzata per dimostrare che Prato è una città aperta e crede nell’ antifascimo e nell’ antirazzismo”. Intanto contro la manifestazione si mobilita anche il mondo cattolico che tramite Caritas, ufficio per l’Educazione e la Scuola, Migrantes e Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro  ha scritto una dura lettera ai militanti di Forza Nuova: “Non si festeggia un anniversario portando divisioni in una comunità pacifica. Non si festeggia un anniversario senza il gradimento di chi ti deve accogliere – si legge nel documento – Prato non potrà essere la tua patria e noi non potremo permettere che tu venga a dissipare e distruggere un patrimonio culturale costruito con tanta fatica, dolore, duro lavoro, cooperazione sociale, solidarietà, altruismo, parole a te sconosciute ma che sono a fondamento del vivere civile e di quella Costituzione che tu disprezzi e che per fortuna c’è per non permetterti di essere qui oggi a Prato”.

L’organizzazione di estrema destra replica al mondo cattolico: “Apprendiamo da fonti stampa che la chiesa pratese annuncia che la città di Prato non sarà mai la patria di Forza Nuova. Prendiamo atto di questo (inutile) proclama, ma non crediamo spetti alla curia pratese stabilire cosa significhi il concetto di patria”. Ricordiamo che il 23 marzo è il giorno in cui cade il centesimo anno dalla nascita dal fascismo,  anche se  ufficialmente l’evento promosso da Forza Nuova riguarda le politiche migratorie.

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