
Firenze – Un parco di circa 8mila case (di cui 800 circa vuote) a fronte di una mole di domande che, secondo le previsioni degli uffici, potrebbe arrivare quasi a 5mila contro le 3mila di 4 anni fa. Da questa previsione si parte domani 29 ottobre, alle 12, quando, come anticipato da Stamp, dopo 4 anni di assenza, partirà il bando per le case popolari. A presentarlo stamane l’assessore alle politiche abitative del Comune di Firenze Benedetta Albanese, accompagnata dai dirigenti dell’Ufficio Casa, il dottor Alessandro Licitra e la dottoressa Margherita Tempestini.
La vera novità, che deriva dalla nuova formulazione della Legge 2 regionale sulla casa, è quella che viene sottolineata con particolare cura dall’assessore Albanese, ed è un elemento di modernità che tende a fotografare il bisogno nella sua reale urgenza, riguardando il punteggio. Infatti, il livello economico delle famiglie (ricordiamo che il tetto massimo per l’accesso è di 16.500 euro annue di Isee) verrà rapportato al valore del canone. Per fare un esempio, avrà più punteggio (fino a 4 punti) una famiglia che paghi un canone pari al 50% dell’Isee prodotto, rispetto a una famiglia che magari con lo stesso Isee goda di un canone inferiore (il punteggio parte dal 30% del valore Isee) o abbia trovato una sistemazione amichevole o parentale con canoni molto bassi o addirittura pari a zero. “Ovviamente rimane fermo il punto che le famiglie che rientrano nei requisiti hanno tutte diritto a inoltrare domanda – precisa Albanese – si tratta di una questione di punteggio, che riconosce la difficoltà oggettiva di chi si trova, magari con figli a carico e nuclei numerosi, a “consumare” la metà di ciò che entra nella famiglia alla voce “costo dell’abitare”. “. Una misura che va senz’altro nel senso di una fotografia della realtà più aderente rispetto a un sistema indifferenziato di considerare il dato economico, come specifica Albanese.
Il bando, ha confermato l’assessore, si apre dunque domani per concludersi il 28 dicembre. In questo lasso di tempo, i cittadini che ne possiedono i requisiti potranno inoltrare domanda che, lo ricordiamo, potrà essere compilata e inviata solo online. A supporto degli utenti, il Comune ha stabilito una convenzione con i Caf, che sono elencati sia nel sito dell’ente sia nel video che è stato presentato ufficialmente stamattina e che verrà diffuso online, facilitando l’accesso ai richiedenti. Sul punto, dal momento che fra le novità emerse c’è anche il ruolo dei Caf, che svolgeranno un servizio di supporto finora assolto dai sindacati degli inquilini, oltre naturalmente dall’Ufficio Casa, mentre un protocollo, ancora in fieri, verrà firmato con i sindacati, ovviamente a termine di una necessaria condivisione. “Vogliamo cercare di portare avanti e garantire quelle che sono le pari dignità dei cittadini che si trovano in situazioni di svantaggio, mentre abbiamo obiettivi comuni con i sindacati inquilini per quanto riguarda ad esempio l’ organizzazione, favorendo un’estesa tutela dei diritti, in questo senso possiamo proseguire una collaborazione storica. Il protocollo ha quindi un valore alto, non di dettaglio. Ci stiamo lavorando e confido che lo porteremo avanti insieme”, conclude l’assessore, non dimenticando di porgere un ringraziamento ai sindacati degli inquilini, “con cui sviluppiamo da sempre forme di collaborazione”.
Per quanto riguarda i tempi, dagli uffici esce una valutazione approssimativa: l’istruttoria delle domande partirà a gennaio, dopo la scadenza del bando che cade il 28 dicembre, e le graduatorie potrebbero già essere online a fine estate. Ovviamente, facendo la tara alla mancanza di organico di cui s’è già parlato su Stamp, e sperando, come trapela dagli uffici, che nei 60 giorni che nei circa due mesi che decorrono dalla chiusura delle domande, venga allocata qualche altra unità nell’ufficio stesso. Che, lo ricordiamo, ad oggi “gira” a numeri ridotti, 11 operatori contro i 16 in dotazione, mentre qualche anno fa se ne contavano 18.
“Ringrazio il servizio Casa del Comune di Firenze che ha lavorato in tempi così stretti dopo la modifica della legge regionale alla stesura di un bando tanto atteso – ha aggiunto l’assessora alla casa Benedetta Albanese – si può partecipare al bando esclusivamente mediante la procedura online e la domanda può essere fatta autonomamente. Ma aiutiamo anche tutti coloro che non hanno dimestichezza con il computer oppure chi non lo possiede, prevedendo infatti per tutti i cittadini la possibilità di rivolgersi gratuitamente a diversi centri di assistenza convenzionati per essere seguiti gratuitamente nella compilazione e nell’invio delle domande di partecipazione al bando ERP. Ogni due anni apriremo una ‘finestra’ – ha aggiunto ancora l’assessora – per presentare nuove domande e per dare la possibilità di integrare la domanda presentata o modificare i punteggi se sono cambiate le condizioni sociali ed economiche dei richiedenti”.
Sull’apertura del bando Erp interviene il sindaco Dario Nardella: “Un bando importante, che arriva in un momento molto delicato per quanto abbiamo vissuto con la pandemia – ha detto Nardella – Firenze riparte dopo il Covid con un grande impegno per far fronte all’emergenza casa – ha continuato il sindaco – che affrontiamo sia con le varie misure abitative del Piano casa ‘La Pira 2.0’, sia con il bando che presentiamo oggi, che si inserisce nel nostro ampio programma di riqualificazione e realizzazione di nuove case popolari”. “Grazie alla convenzione che abbiamo stipulato con i Caf – ha continuato il sindaco – cerchiamo di essere il più vicini possibile ai cittadini. Vogliamo metterli in condizione di non fare errori nella compilazione delle domande. Inoltre, i nostri uffici Casa sono a disposizione con una mail e due numeri dedicati per offrire assistenza a chi ha bisogno”.
Per maggiori informazioni sul bando si può consultare il link https://servizi.comune.
Altre notizie: https://www.stamptoscana.it/bando-erp-uscita-prevista-29-ottobre-ma-le-criticita-sono-gia-tante/