
Firenze – Quello di domani sabato a Milano sarà un match in grado di lasciare un segno profondo nella carriera sportiva di Giacomo Mazzoni. Il pugile professionista di Lastra a Signa, infatti, tenterà di conquistare il titolo italiano dei pesi welter contro Alessandro Caccia di Ferrara.
Titolo vacante in quanto lasciato dal detentore Antonio Mosciatello per motivi di salute. Un tentativo impegnativo per Mazzoni perché si troverà davanti un avversario altrettanto deciso ad acciuffare la cintura tricolore dei welter.
Comunque il pugile toscano è giusto che guardi con fiducia al pur difficile impegno essendosi preparato con grande scrupolo sotto gli occhi dal fratello Cristiano, team manager della Sempre Avanti Firenze, domani sera all’angolo del ring affiancato dal secondo Roberto Luminati ed dal preparatore atletico Stefano Grazzini.
“Sto bene – dice Giacomo Mazzoni – e credo di avere i mezzi per aggiudicarmi il match. Voglio vincere. Devo vincere”.
-Caccia ricorda di aver disputato e vinto ai punti contro di lei due incontri da dilettanti.
“Ma non dice che il primo a Pisa per i campionati universitari avevo vinto io. Rimane un mistero il verdetto a suo favore. Nell’altro disputato nelle Marche mi superò di strettissima misura. Ma la boxe a livello professionisti è un’altra cosa. E Caccia se ne renderà conto domani sera”.
-Che tipo di pugilato è quello di Caccia?
“E’ un pugile che parte deciso, che possiede un ottimo destro e dispone anche di un mezzo gancio che fa male. Comunque qualità che non gli saranno sufficienti per evitare la sconfitta”.
-Lei che match imposterà sul piano tattico?
“Boxare veloce, anticipare l’avversario. Tenere l’incontro su ritmi sostenuti, e colpire senza soste con destri e sinistri. La distanza poi giocherà a mio favore”.
-Sono dieci le riprese……..
“E’ una distanza nuova per me. Ma ho all’attivo un incontro su dodici rounds finito senza problemi. La distanza sarà un problema per Caccia perché mi risulta che lui non ha mai superato le otto riprese, distanza, tra l’altro, sulla quale ha combattuto raramente”.
Questo pomeriggio venerdi alle operazioni di peso il 32enne Mazzoni ha fermato la bilancia su 65 chilogrammi; il 27enne Caccia su 65,600. Il pugile lastrigiano è direttore di un’agenzia fiorentina quindi non solo boxe; è tifosi della Fiorentina Calcio; la sua compagna Eleonora domani sarà a Milano ad assistere al match insieme ad una trentina di sportivi fiorentini sostenitori di Mazzoni.
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MARCEDDU E NDIAYE PRONTI
A COMBATTERE PER IL TITOLO
Questo match di Mazzoni con un titolo in palio, ne anticipa altri due simili nei quali saranno impegnati pugili toscani. Uno è quello dei pesi gallo, titolo vacante, che vedrà a confronto Gianpietro Marceddu di Firenze e Pio Antonio Nettuno di Cesenatico.
L’altro è quello dei pesi supermedi nel quale il campione in carica Roberto Bassi di Roma metterà in palio la sua corona contro lo sfidante ufficiale Mohamed Alì Ndiaye, originario del Senegal, ma italiano a tutti gli effetti, vive e lavora a Pontedera.
Due incontri questi per i quali nei prossimi giorni saranno definite sede e data.
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