
Firenze – Nascondere un minuscolo motorimo in un tubo del telaio è una delle ultime “trovate” di chi vuole alterare la reale prestazione del corridore. E’ già successo una simile truffa nel grande ciclismo per cui gli organi competenti sono al lavoro per bloccare e sanzionare questa scorrettezza. Tanto è vero che anche al Tour de France, ieri conclusa la tappa a cronometro a squadre, dirigenti dell’Unione Ciclistica Internazionale hanno sottoposto a controllo le biciclette della squadra Sky, cioè quella della maglia gialla Froome.
Un possibile inganno potrebbe essere stato tentato anche nella 34° Granfondo amatoriale competitiva Prato-Abetone disputata ieri domenica. Ma al momento è solo un sospetto sollevato dal secondo arrivato (ha vinto Gianni Ugolini di Empoli) Marco Da Castagnori che ha presentato ricorso sospettando, appunto, che il vincitore abbia usato una bicicletta truccata
“Quando pedalavo – ha detto De Castagnori – sentivo un piccolo strano rumore proveniente dalla bicicletta di Ugolini. Non vorrei che avesse potenziato in qualche modo la bicicletta”.
Immediata la risposta del diretto interessato. “Assicuro di non avere utilizzato meccanismi particolari – afferma Ugolini – in una granfondo che ho sempre disputato con lealtà ed alla quale sono anche affezionato”.
La giuria, presidente Gianpaolo Mancini, subito dopo aver ricevuto il ricorso, ha controllato la bicicletta di Ugolini senza trovare niente di irregolare. Quindi ha omologato il risultato. Ma si è riservata di esaminare anche i filmati della corsa focalizzando l’attenzione, naturalmente, sulla marcia di Ugolini.
Comunque al momento i giudici ritengono che il vincitore della granfondo Prato-Abetone abbia gareggiato con una bicicletta regolare quindi l’episodio non dovrebbe avere strascichi. Certo su tutto il ciclismo internazionale oltre al gravissimo problema del doping si abbatte un altro macigno mettendo in pericolo la già compromessa credibilità di questa disciplina sportiva.
Tra gli 800 partecipanti questi i vincitori.
Gianni Ugolini la classifica generale; Francesco Tresacco (Santa Croce) quella dei diversamente abili; nella classifica per i concorrenti pratesi primo Salvatore Rivo e in campo femminile Selene Muccinelli; Giacomo Sansoni (Olimpia Cycling) quella riservata al miglior scalatore del 18 chilometri di salita dalla Lima all’Abetone; all’Agliana Ciclismo la classifica di società.
In campo femminile successo per il secondo anno consecutivo di Chiara Turchi di Pistoia. I promotori della granfondo hanno raccolto 1500 euro destinati alla beneficenza.