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Ciclismo: tanti appassionati all’Alfredo Martini Day Sport

Firenze – E’ stata una domenica tutta dedicata alla memoria dell’indimenticabile, mitico Alfredo Martini. La mattina al convento di Santa Lucia alla Castellina arroccato sulle colline di Firenze, il pomeriggio in un teatro della sua città di Sesto Fiorentino.  In tanti, tantissimi grandi e piccini a ricordarlo (è scomparso nell’agosto dello scorso anno a 93 anni): parenti, vecchi amici, dirigenti sportivi, ex corridori, appassionati di ciclismo. Un piccolo esercito che attraverso un fiume di parole e di aneddoti a ricordare la figura di questo uomo vero dentro e fuori lo sport.

Questa giornata si è aperta al mattino, appunto, convento della Castellina. Una visita al museo del ciclismo (il convento è anche ufficialmente il centro spirituale della Federciclismo, responsabile Padre Raffaele Duranti), poi la Santa Messa celebrata da Padre Agostino Gelli.  Quindi un piccolo ristoro, mentre fuori infuriava un temporale, poi la visita alla tomba del venerato Padre Agostino Bartolini situata nel bosco del convento (negli anni sessanta-settanta era stato anche padre spirituale della squadra ciclistica Filotex di Prato nella quale hanno militato sia Franco Bitossi che Francesco Moser).

Nel pomeriggio trasferimento a Sesto Fiorentino, molti in bicicletta (una decina di chilometri di strada) per la seconda parte del programma promosso dal Comune di Sesto Fiorentino presente a questo evento con il sindaco Sara Biagiotti e l’assessore allo sport Valentina Bicchi. In Piazza IV novembre (a pochi passi da quella piazza la casa nella quale Martini ha trascorso la vita) era prevista una gimkana per bambini, annullata per le conseguenze della pioggia.

Infine al teatro nel centro storico di Sesto un “revival” su quanto realizzato da Alfredo Martini nel ciclismo e nella vita di cittadino tutto corredato da un commovente filmato sul personaggio celebrato.

Martini come corridore dieci volte tra i primi nove della classifica al Giro d’Italia; direttore sportivo delle squadre toscane professionisti “Ferretti” di Capannoli di Pisa squadra con la quale nel 1971 vinse il Giro d’Italia con lo svedese Gosta Pettersson; poi della Sammontana Empoli. Quindi per 23 anni commissario tecnico conquistando sei titoli mondiali; sette medaglie d’argento; sette di bronzo. Infine presidente onorario della federazione e responsabile del settore tecnico federale.

Come cittadino da giovinetto operaio al “Pignone”; messaggero dei partigiani; titolare di una boutique di abiti maschili nel centro di Sesto; per un paio di anni assessore allo sport al Comune di Sesto; cittadino onorario di una quindicina di città (una anche giapponese); immagine in Italia ed all’estero del ciclismo italiano; paladino sempre dei più poveri e più deboli.

A questa simpatica, importante e coinvolgente domenica tanti i partecipanti. In primo piano le figlie Silvia e Milvia, nipoti ed altri familiari dello scomparso. Gli ex corridori Roberto Poggiali e Marco Bruseghin; diverse società ciclistiche tra cui Sestese, Pratese, Itala San Bartolo a Cintoia Firenze. I dirigenti federali con Daniela Lisetti vice presidente della Federciclismo e Giacomo Bacci presidente del Comitato toscano. Alcuni familiari del compianto Franco Ballerini vincitore di due “Roubaix” e successore di Martini alla guida della nazionale azzurra.

Ed ancora. Giacinto Gelli, Giancarlo Vannucchi e Luca Limberti organizzatori della parte del programma svoltosi al convento; Franco Vita e Marco Mordini due “fedelissimi” di Martini; Marco Banchelli, sestese famoso perchè da sempre gira il mondo in bicicletta (ad ottobre sarà ancora in Nepal); Walter Bernardi, professore dell’università di Siena che ha condotto la serata al teatro. In quella circostanza il sindaco Sara Biagiotti ha detto che quando sarà trascorso il tempo dalla morte previsto dalla legge in materia, ad Alfredo Martini sarà dedicata una strada a Sesto Fiorentino.

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