
Sarajevo – Memoria dell’Assedio di Sarajevo: gli scatti di Gherardini
Durante questo periodo Claudio Gherardini alternava all’attività giornalistica viaggi umanitari in Croazia e Bosnia, organizzando il ricovero a Firenze di ammalati bosniaci bisognosi di cure, senza appoggio di alcuna organizzazione, basandosi unicamente sulla sua meticolosa ricerca di fondi presso privati e aziende sensibili al problema. La guerra nei Balcani è stato un periodo molto doloroso nella storia dei nostri vicini di casa, un periodo culminato con l’assedio di Sarajevo, durato tre anni, che è costato la vita a migliaia di cittadini, uomini, donne e bambini. La raccolta di fotografie, scattate da Claudio in occasione della commemorazione dell’inizio dell’assedio tra il 5 e il 6 aprile 2012 a Sarajevo, sono il memento di quanto accaduto vent’anni prima. “… Ricordo molto bene quella sera, vent´anni fa. C´erano molte stelle e molta neve intorno” scrive Paolo Rumiz “Giorni prima s’era sparato qualche colpo in aria, Sarajevo era inquieta, ma in un conflitto ancora non credeva…“. Invece l’assedio continuò e furono oltre 12.000 le vittime, oltre 50.000 i feriti, l’85% dei quali civili. Tra morti e coloro che furono costretti ad emigrare, nel 1995 rimase solo il 64% della popolazione.
Le 11541 sedie rosse installate in via Maršala Tita, fotografate da Claudio e qui pubblicate in una mostra online, sono dedicate agli scomparsi, gli 11541 cittadini accertati di Sarajevo, uccisi durante l’interminabile assedio, lungo quasi 3 anni. La fontana circolare invece è parte di una installazione monumento in ricordo dei quasi 1600 bambini morti durante l’assedio.
La commemorazione si svolse con 45 minuti di danza, letture e canti di ragazze e ragazzi di elementari e medie che intonavano “Give peace a chance”. Un appello inascoltato quando, vent’anni prima, fu lanciato al mondo dai cittadini di Sarajevo.
Giornalista pubblicista, esperto di comunicazione istituzionale e d’azienda, radio speaker, radio reporter, web reporter, blogger, specialista dell’informazione, Claudio Gherardini è un punto di riferimento per le informazioni che riguardano il conflitto balcanico tra il 1992 e il 1995 e il dopoguerra balcanico sino a oggi. Promotore di attività volte alla Cultura della Legalità, Claudio è Membro dell’ufficio di presidenza della Fondazione Antonino Caponnetto. www.antoninocaponnetto.it
Presidente della Società per le Idee Associazione Culturale in Firenze.
Didascalia per lefoto pubblicate nella mostra online
“Passano e sembrano non volersi fermare
Molti piangono
Il canto, sublime, strazia la via
La platea non applaude
Gli spettatori sono morti da molto tempo”
Claudio Gherardini
Sarajevo, 6 aprile 2012
Vai alla mostra fotografica pubblicata su STAMP Online
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