
Firenze – Autolinee Toscane, i Cobas non ci stanno. Meglio, ritengono, scrivendolo a chiare lettere in una nota diffusa alla stampa, che le dichiarazioni del presidente di AT che prevede disagi per le prossime settimane a causa della falcidia fra gli atutisti che sta provocado la nuova ondata pandemica targata Omicron, sia perlomeno viziata. La ragione, la mancata distribuzione, secondo i rappresentanti sindacali, “fino ad oggi e da quando si sono insediati” da parte dei nuovi proprietari, dei famosi presidi di sicurezza contro il coronavirus. Vale a dire, mascherine, gel e disinfettanti. “L’ultimo kit – precisano i Cobas – che ricordiamo contiene mascherine chirurgiche, mascherine ffp2, gel disinfettante e l’occorrente per sanificare il posto guida, è stato fornito agli autisti da Busitalia, quindi oltre 2 mesi fa”.
“Come Cobas – continua la nota – il 21 dicembre 2021 abbiamo inviato una lettera all’azienda, chiedendo loro di provvedere urgentemente alla distribuzione del materiale di protezione. Autolinee Toscane ha fatto orecchie da mercante, non ha risposto e soprattutto continua a non ottemperare al proprio dovere”.
“Per questo motivo – concludono i lavoratori – siamo stati costretti a chiedere l’intervento di Asl e Medicina del Lavoro, in qualità di organi competenti, inviando loro una segnalazione che li mettesse al corrente” della situazione, sia nei confronti degli autisti, sia “nei confronti della popolazione”.