
Roma – Le vendite alimentari crescono a maggio sei volte la media, con un aumento dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2014. Volano i discount alimentari (+3,2%) e gli iper (+1,6%), giù le botteghe (-2,2%). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa ai dati sul commercio al dettaglio nel mese di maggio, divulgati oggi da Istat, secondo i quali gli acquisti di cibo fanno segnare un incremento netto rispetto a quelle di prodotti non alimentari, che salgono dello 0,1%.
A trainare i consumi sono – rileva la Coldiretti – i discount alimentari che fanno registrare il maggior tasso di crescita tra tutte le forme distributive con un incremento record delle vendite del 3,2 per cento, ma un buon risultato viene anche dagli ipermercati che crescono dell’1,6%. Rispetto allo scorso anno crollano, invece, i piccoli negozi alimentari, in calo del 2,2 per cento.
I discount alimentari sono l’unica forme commerciale che ha continuato a crescere anche negli anni della crisi mentre il calo delle vendite nella grande distribuzione va attribuito ad una politica commerciale aggressiva con sconti, promozioni e vendite sottocosto. Il problema – spiega la Coldiretti – è che spesso dietro gli alimenti a basso costo si nascondono ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi sui quali è importante garantire maggiore trasparenza. Per i prodotti alimentari infatti – conclude la Coldiretti – oltre un certo limite non è opportuno andare se non si vuole mettere a rischio la salute.