
Firenze – Primo giorno di applicazione per la misura di sicurezza tesa a tutelare la Loggia dei Lanzi, in piazza della Signoria a Firenze, provata da vari vandalismi sulle preziose statue, ultimo atto la rottura del dito di Polissena nel famoso Ratto. Oltre al restauro immediatamente eseguito, al contempo è stata adottato il provvedimento cautelare di ‘proteggere’ dall’eccessivo afflusso di turisti la loggia. Come? Cordolo e vigilanti che consentono l’accesso a gruppi di 50 visitatori per volta.
Cordolo e regime di accessi contingentati sono in vigore nella fascia giornaliera di maggior presenza turistica, dalle 11 alle 17; nei giorni di pioggia la Loggia resterà chiusa. Intanto oggi, primo giorno di avvio del nuovo regime, l’afflusso dei turisti si è svolto tranquillamente, senza proteste né formazione di lunghe file. Nelle ore notturne l’accesso allo spazio è vietato e una catena chiude l’ingresso della loggia. Oltre alle telecamere, sorveglianti armati vigilano che nessuno entri.
Il sistema dell’accesso contingentato alla Loggia dei Lanzi “è l’unico modo per salvaguardare le sculture in essa custodite: prima, quando si trattava di vigilare su 200-300 persone che vi accedevano insieme, era un sogno poter tenere tutto sott’occhio. Ora speriamo che questo regime funzioni, me lo auguro fortemente”. Lo ha detto, a margine della presentazione di una mostra agli Uffizi, il direttore della Galleria Antonio Natali. Da anni Natali sostiene la necessità di proteggere con limitazioni all’ingresso l’accesso alla Loggia: una posizione che, nel corso del tempo, non ha mancato di dare vita a vivaci polemiche. “Ancora una volta vediamo quanto fossero inutili – ha sottolineato oggi Natali – Non ho mai voluto mettere, come qualcuno ha detto, cancellate alla loggia dei Lanzi. Ho sempre parlato di catena perché quella c’era già; poi, se si sostituisce anche con un raggio laser invisibile, per me è lo stesso, l’importante è che sia sia salvaguardate le sculture, che possano starvi sicure e tranquille. Mi auguro che tutto proceda bene”, ha poi ribadito.