
Firenze – Passa all’unanimità in consiglio comunale una risoluzioneche riguarda l’istituzione in tempi celeri dell’Icam, ovvero di una sezione a custodia attenuata per detenute madri che ha indubbi benefici anche sui bambini costretti ad ora a scontare colpe non loro; a monitorare il Ministero affinchè si proceda in questo senso e riferire al Consiglio comunale lo stato dell’arte dei lavori.
Tutti obiettivi di una risoluzione proposta dalla Commissione Politiche sociali e approvata dal Consiglio comunale nella seduta odierna. “Un atto che ha visto un percorso articolato all’interno della commissione e che è stato oggetto di numerose audizioni – ha spiegato la presidente della commissione Politiche sociali Mimma Dardano – Alla base c’è un iter lungo e complesso che finalmente sta prendendo forma, riteniamo importante battersi per la realizzazione di questa struttura e ribadire la necessità di un esperimento come questo, una situazione carceraria diversa in cui la vita non segue regole predeterminate e immutabili. Obiettivo deve essere far vivere ai bambini una dimensione familiare, lontana dai contesti di reclusione, per favorire una loro crescita equilibrata, perché, e questo va detto con forza, su quei bambini non deve ricadere in alcun modo la responsabilità dei loro genitori. Come commissione 4 quindi siamo soddisfatti che Firenze possa ospitare una realtà come questa, accompagneremo e monitoreremo il suo processo di realizzazione, così come vogliamo tenere i riflettori accesi sulla situazione carceraria nel suo complesso”.
La questione è stata a lungo seguita dai consiglieri di Spc, che oggi commentano: “Vogliamo ringraziare la Commissione 4 e le sue presidenti (quella precedente e quella attuale) per aver accompagnato per un lungo anno il testo con cui oggi il Consiglio comunale ha confermato la volontà della Città di Firenze di vedere realizzato l’ICAM.
In questi giorni sono uscite sulla stampa importanti novità che riguardano anche le risorse stanziate dalla Regione Toscana, oltre all’interlocuzione tra la proprietà dell’immobile già individuato e le istituzioni.
Ci è voluto un lungo e faticoso anno di confronto. Salutiamo quindi con inevitabile soddisfazione l’esito odierno, ringraziando quelle realtà che ci hanno aiutato a cogliere l’urgenza di questa lotta e tutti i gruppi consiliari che hanno permesso l’unanimità”.