
Teatro del Maggio Fiorentino
Don Giovanni ossia Il dissoluto punito
Dramma giocoso in due atti K. 527
Su libretto di Lorenzo Da Ponte
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Firenze – Teatro Comunale
Domenica 3 febbraio, ore 20.30
Martedì 5 febbraio, ore 20.30
Giovedì 7 febbraio, ore 20.30
Domenica 10 febbraio, ore 15.30
Considerato uno dei maggiori capolavori di Wolfgang Amadeus Mozart, all’interno della trilogia italiana su libretto di Lorenzo Da Ponte (insieme a Così fan tutte e Le Nozze di Figaro) Don Giovanni ossia Il dissoluto punito, del 1787, è un’opera fra le più note anche per il susseguirsi in maniera incalzante di arie, parentesi musicali, numeri, duetti e scene assai note al grande pubblico, basti pensare all’ouverture e alla prima aria di Leporello Madamina, il catalogo è questo e ancora Là ci darem la mano (Don Giovanni e Zerlina), Ah fuggi il traditor (Donna Elvira), Or sai chi l'onore (Donna Anna), Batti, batti, oh bel Masetto (Zerlina), Vedrai carino (Zerlina), Il mio tesoro intanto (Don Ottavio), per citare solo alcuni dei passaggi immediatamente riconoscibili. Il titolo ritorna al Teatro Comunale da domenica 3 febbraio 2013 a domenica 10 febbraio, per quattro recite, per la nona volta negli annali del Teatro del Maggio (1934, 1942, 1949, 1951/52, 1959, 1971/1972, 1990, 2055), con Zubin Mehta sul podio del Coro e dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino (come nel 1990 e nel 2005), in una nuova produzione che vanta la regia di Lorenzo Mariani, scene di Maurizio Balò, costumi di Silvia Aymonino. Il cast presenta il debutto nel ruolo di Alessandro Luongo (Don Giovanni), il debutto a Firenze di Paolo Fanale (Don Ottavio), l’atteso ritorno di Marina Comparato (Zerlina), Caitlin Hulcup (Donna Elvira), Roberto de Candia (Leporello) e Stephen Milling (Il Commendatore), e il debutto, nei panni di Masetto, di Nicolò Ayroldi, già appartenente al Coro del Maggio Musicale Fiorentino, che, dopo il debutto a Tokyo, nel marzo del 2011, nel ruolo di Fra’ Melitone nella Forza del Destino di Giuseppe Verdi, ha iniziato ad affidare ad Ayroldi diversi ruoli. Le vicende di Don Giovanni avvincono perché rappresentano un mito senza età, noto ed elaborato in ogni epoca, a partire da alcuni cenni già risalenti al periodo medioevale, per poi arrivare a saggi e approfondimenti filosofici
Teatro della Pergola di Firenze
Domenica 3 Febbraio (ore 21), il palcoscenico del Saloncino della Pergola accoglie un’altra tipica formazione cameristica, quella del trio di soli archi: ha nel celeberrimo violinista tedesco Frank Peter Zimmermann la sua anima e fondatore, accanto al violista Antoine Tamestit e al violoncellista Christian Poltéra, amici musicisti da lui coinvolti, a partire dal 2007, per dar vita a un gruppo unito dal comune amore per la musica da camera e potersi esibire così assieme in concerti frequentemente ospitati nelle maggiori capitali europee della musica e nei festival di Salisburgo e di Edinburgo. Piacevolissimo e tutto tedesco è il programma presentato, dominato da pagine di Beethoven: la Serenata op.8, concepita nel puro spirito settecentesco di musica d’intrattenimento, e il Trio n.1 op.3, che guarda al modello di Mozart ma conoscendo tensioni e un’imponenza tipicamente beethoveniani. Al centro del programma, virata novecentesca con il Trio op.2 di Paul Hindemith. Frank Peter Zimmermann è violinista celeberrimo, suona spesso al fianco di direttori come Chailly, Maazel, Jansons, Rattle, ed è apprezzato nelle sale concertistiche di tutto il mondo per lo stile che unisce slancio alla luminosa bellezza del suono di uno Stradivari del 1711, appartenuto al grande Fritz Kreisler. Formatosi alla scuola del Quartetto di Tokyo e di Tabea Zimmermann e vincitore di importanti riconoscimenti (come il William Primrose Competition), Antoine Tamestit si esibisce in tutto il mondo con rinomate orchestre e in ensemble cameristici, suonando anche lui un strumento di Stradivari, una viola del 1672. Pupillo di Heinrich Schiff, il violoncellista Christian Poltéra si è distinto nel programma New Generation Artists della BBC-Radio 3; appassionato musicista da camera, padroneggia un ampio repertorio, come del resto documenta la sua discografia.
Teatro Cantiere Florida – via Pisana 111r – Firenze
A.T.I.R. Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca
Serena Sinigaglia
DI A DA IN CON SU PER TRA FRA SHAKESPEARE
conferenza spettacolo
con Serena Sinigaglia, Arianna Scommegna e Mattia Fabris
costumi di Federica Ponissi
Di a da in con su per tra fra Shakespeare” è la storia di un amore. Dell'amore di Serena Sinigaglia, autrice e interprete di questa conferenza–spettacolo, per William Shakespeare. È la storia di una consapevolezza maturata negli anni, quella che "i maestri, se sono veri maestri, devono aiutarci a illuminare la via per ritrovare noi stessi dentro all'opera che si sta studiando. Dovrebbero suggerirci le domande più appropriate per arrivare a quel senso di appartenenza di cui non si può fare a meno se davvero si vuole fare esperienza di cultura".
Per questo Shakespeare, e come lui tutti i 'classici', ci riguardano e in qualche modo parlano a noi: "Perché la cultura non c'è, se non c'è il soggetto vivente che la vive. La cultura è relazione, sempre. Relazione tra le persone, tra i ricordi, tra le emozioni, tra i pensieri". Questo il punto di partenza di “Di a da in con su per tra fra Shakespeare”: "La storia di come io e S. ci siamo prima odiati e poi amati pazzamente – spiega la regista – la storia della mia giovinezza e del mio mestiere. La storia di come sono arrivata a mettere in scena, appena ventenne, “Romeo e Giulietta” e “Re Lear”. La storia di una prima volta, la prima volta che scoprivo quanto vicina e toccante può essere la parola di un poeta, quanta concreta semplicità, quanta vita dentro le sue storie, quanta parte di me dentro i suoi versi". Una storia molto personale e proprio per questo 'raccontata da lei medesima', dalla stessa Singaglia, con la collaborazione di alcuni attori della sua compagnia, Arianna Scommegna e Mattia Fabris, per la scena del balcone di Romeo e Giulietta e per il finale di Re Lear. In occasione della doppia data al Teatro Cantiere Florida di Firenze, Serena Sinigaglia incontra il pubblico, sabato 2 febbraio (ore 17) alla libreria-cafè La Cité, Borgo San Frediano, 20r.
Hard Rock Caffè
“The Big Game 2013”, serata dedicata al più grande show sportivo americano: la finale del campionato di Football americano, Baltimore Ravens e i San Francisco 49ers, al Mercedes-Benz Superdome di New Orleans (LA). – Consigliata la prenotazione.Domenica 3 febbraio THE BIG GAME – ore 23.00