
Prato – Ancora una fumata nera tra la Lega e il centrodestra pratese che oggi in conferenza stampa ha esternato in maniera neanche troppo velata il suo no a un candidato Sindaco scelto dall’alto. Ha infatti aperto una serie di polemiche la scelta del partito di Salvini di puntare su Daniele Spada funzionario di Confcommercio, come candidato sindaco,una mossa giudicata sbagliata soprattutto per il metodo scelto(la sua candidatura è stata appresa dai giornali, senza un confronto tra le forze alleate di centrodestra nè di programmi).
E per il capogruppo di Forza Italia Rita Pieri, “il sindaco deve saper anche governare e, per farlo, è necessario conoscere il territorio e la macchina comunale. Il nostro elettorato ci vuole uniti e anche noi vogliamo correre compatti e non sprecare la possibilità concreta di vittoria. Tutti i voti sono preziosi, Lega compresi”.
Nel frattempo nomi dallo schieramento di centro destra non escono anche se nel documento quando si afferma che “L’elettorato non vuole un civico perché capisce che la nostra compagine può dare i suoi frutti migliori solo se guidata da una persona a cui venga riconosciuta in maniera trasversale esperienza politica amministrativa e una profonda conoscenza della macchina comunale e capacità di mediazione”, sembra che venga fuori il profilo della consigliera di FI Rita Pieri: “Se i partiti del centro destra – ha spiegato l’interessata – ritengono che io sia la persona che trasversalmente sia utile alla città non nego la mia disponibilità, ma sono altrettanto disposta a fare 100 passi indietro pur di vincere”.
A distanza di poche ore dalla conferenza stampa non si è fatta attendere la replica di Andrea Recaldin, coordinatore provinciale della Lega, che ha risposto ai sette consiglieri comunali di Forza Italia, Energie per l’Italia, Prato con Cenni: “Non sono a conoscenza dei consiglieri presenti, al momento mi hanno informato però degli assenti. Fermo il fatto che le trattative si fanno ai tavoli, non alle conferenze stampa, va da sé che ognuno di noi dovrebbe aiutare, anche nel suo piccolo, a mandare a casa questa sinistra che ha ridotto Prato in queste condizioni. E pertanto, chi non si mette con la Lega e col centrodestra finisce inesorabilmente per aiutare lo stesso Partito Democratico”.