
Firenze – Aziende produttrici, disciplinare, ricette, notizie sul prodotto. C’è questo e molto altro nel nuovo sito del Consorzio di Tutela della Finocchiona, www.finocchionaigp.it. Lo storico salume toscano, fresco di riconoscimento IGP, ottenuta nell’aprile del 2015, entra “in rete” con un portale ricco di contenuti, immagini e informazioni.
Il sito. “La Finocchiona IGP. Se ti garba la Toscana di carattere” è la brand idea che fa da filo conduttore alle pagine del sito. “La Finocchiona” ci accoglie nel portale con le notizie storiche, gli approfondimenti sugli ingredienti e i suggerimenti di abbinamenti culinari possibili. Nella sezione dedicata a “Le aziende” si trova la mappatura completa degli stabilimenti di produzione con tutti i riferimenti, divisi per provincia. Una pagina è dedicata al disciplinare che determina l’Indicazione geografica protetta, mentre attraverso le news e i contatti è possibile rimanere sempre aggiornati sulle novità legate al prodotto, mantenendo aperto il dialogo con il Consorzio.
Immagini, parole e informazioni pratiche. Ogni sezione del sito è caratterizzata da foto suggestive che, insieme ai testi, evocano sapori, profumi e luoghi legati alla Finocchiona. Il taglio suggestivo e poetico del portale è affiancato da approfondimenti, documenti e informazioni destinate agli addetti ai lavori, ma anche a tutti coloro che volessero conoscere gli aspetti più tecnici del prodotto: dagli ingredienti, al disciplinare fino alle fasi di lavorazione. La creatività, il design e lo sviluppo del sito è opera dell’agenzia Giango S.r.l di Siena.
“Il nostro prodotto – commenta Francesco Seghi, direttore del Consorzio di Tutela della Finocchiona – ha una lunga tradizione ed è conosciuto ed apprezzato in Toscana fin dal Quattrocento. Tra i nostri obiettivi c’è anche quello di valorizzare queste radici attraverso gli strumenti che la rete ci offre. E’ un primo passo per comunicare in modo sempre più efficace le caratteristiche della Finocchiona IGP. Il nuovo sito è la base da cui partire per tenere sempre aperto il dialogo con i consumatori e con tutti coloro che sono interessati a conoscere un prodotto unico come il territorio nel quale si produce, la Toscana”.