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Firenze in trasformazione, dal Majestic ai capannoni di via Aretina Cronaca

 

Firenze – Sono svariati, i punti della città che verranno investiti da trasformazioni che, secondo quanto spiega l’assessore all’urbanistica del comune di Firenze Titta Meucci, prossima a lasciare l’assessorato per entrare nel consiglio regionale, sono il risultato di quel regolamento urbanistico e di quel piano strutturale che ha “levato il gesso” alla città: infatti, l’ultimo strumento urbanistico cittadino risaliva al cosiddetto “piano Morales” del 1995.

La possibilità infatti di investire su spazi che da decenni rimanevano senza alcuna gestione abbandonati a loro stessi, creano, spiega Meucci, “una nuova attratività rispetto agli investimenti”. E così, si vedono i frutti: ad esempio, per quanto riguarda l’immobile dell’hotel Majestic, rimasto per anni in completo abbandono, attualmente acquistato da una società che si occuperà di ristrutturarlo e anche, in accordo con l’hotel Baaglioni, sempre in piazza dell’Unità, di concorrere alla riqualificazione della piazza stessa. Un passo importante, ma soprattutto, cone da ultime notizie della mattina, esemplificativo del fatto che Firenze è comunque, specialmente per quanto riguarda il centro storico, una “piazza” che tira, tant’è vero che le richieste per la gestione della nuova struttura alberghiera si stanno sommando le une alle altre, tutte provenienti da grandi catene.

Se questa è la situazione del Majestic, dopo gli anni dell’abbandono, un’altra interessnate trsformazione si dovrebbe a breve verificare in via Aretina, in quell’immenso agglomerato di capannoni dismessi che costeggiano la strada. In questo caso, l’acquirente dalla società privata proprietaria di un’area con strutture molto ampie per ora disemsse, è la Florence Academy of Arts, che qunato prima dovrebbe trasformare l’agglomerato in una sorta di polo dell’arte, mettendo tutte insieme le varie succursali della scuola artistica sparse per la città.

 

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