
Firenze – Senza se e senza ma: “Non abbiate dubbi”, la nuova pista dell’aeroporto di Firenze “si farà”. Ad esprimersi così Eduardo Eurnekian, presidente di Corporacion America, massimo azionista di Toscana Aeroporti tramite Corporacion America Italia, a margine dell’evento, che si è tenuto stamattina in Palazzo Vecchio, riguardante la fondazione Wallenberg (durante la seconda guerra mondiale i cittadini di Firenze aiutarono, spesso in forma anonima e a prezzo della loro stessa vita, moltissimi ebrei e altri perseguitati dal regime nazifascita a trovare una via di salvezza. Per questo la fondazione Raoul Wallemberg, intitolata al diplomatico svedese che salvò migliaia di ebrei in Ungheria negli anni ’40, ha consegnato il premio omonimo al sindaco Dario Nardella).
Eunerkian, il magnate argentino che è anche presidente della Fondazione, non fa una piega. “Tutto va avanti secondo quanto era stato previsto”, dice parlando dell’integrazione tra gli scali di Firenze e Pisa. “Se pensiamo a Firenze e a Pisa dobbiamo pensare a tutta una visione che c’è in Italia: sono pochi i paesi come l’Italia in cui si riscontra una totale diversità tra gli aeroporti, se pensiamo che ci sono scali a distanza di 70-80 chilometri l’uno dall’altro con caratteristiche totalmente diverse”.
Ed è proprio questa disomogeneità che secondo il magnate argentino è la prima caratteristica da “cancellare”, facendo ” ogni sforzo possibile per far sì che ci sia una collaborazione fra aeroporti, affinché i servizi ai passeggeri possano essere sempre migliori. Non riesco a vedere un futuro, continuando a sussistere una tale frammentazione”.
Il magnate argentino ha anche sottolineato la “grandissima accoglienza” ricevuta a Firenze, che quasi mette in obbligo di “dare il massimo”. Secondo Eurnekian “dobbiamo continuare a sviluppare e investire, il nostro obiettivo principale è offrire il meglio dei servizi al passeggero”, lavorando sul piano della tecnologia e anche della bellezza: “Gli aeroporti sono le nuove cattedrali del 21 secolo – ha detto – e per trasformarle in cattedrali dovremo mettere genio e ingegno, e principalmente arte, come Firenze merita”.
E sempre a proposito del progetto della nuova pista, “L’aeroporto è rigorosamente monodirezionale, e non è prevista nessuna procedura di sorvolo della città di Firenze, se non in percentuali zero virgola zero qualche cosa in condizioni particolari di riattacco e non di atterraggio o di sorvolo” afferma Roberto Naldi, vicepresidente esecutivo di Toscana Aeroporti. Un punto definitivo, “chiarito anche nella commissione del ministero dell’Ambiente con dettagli dall’Enac e dall’Enav”, ha aggiunto. Naldi, a margine di una iniziativa della fondazione Wallenberg, ha sottolineato che sulla monodirezionalità o meno della pista “non decidono i piloti: hanno delle prescrizioni precise da parte dell’Autorità di controllo al volo e dell’Autorità dell’aviazione civile”.
Naldi preannuncia anche che i lavori di istruttoria della commissione del ministero dell’Ambiente per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze “dovrebbero concludersi presto, questione di giorni o poche settimane”. Quanto alle criticità rilevate da più parti, il vicepresidente di Toscana Aeroporti ha spiegato che “il rischio idraulico diminuisce con gli interventi che abbiamo presentato noi e su questo siamo pronti a qualsiasi confronto. Per quel che riguarda le osservazioni dell’Università, abbiamo già previsto le dune come chiesto dall’Ateneo. Sono dune specifiche che evitano un impatto acustico su alcuni edifici”.