
Quando la formazione fa la differenza. Da un’indagine della Regione Toscana svolta su un campione di 18 mila destinatari di corsi di formazione, tirocini e stage cofinanziati con le risorse del Fondo sociale europeo nel biennio 2009-2010 emerge che chi ha fatto formazione ha il 15% di possibilità in più di trovare un’occupazione rispetto a chi non l’ha fatta. L’indagine, presentata stamane dall’Assessore Gianfranco Simoncini, evidenzia infatti che oltre l’80% delle persone che hanno svolto attività formative ha poi trovato un’occupazione entro 6 mesi dalla conclusione del corso e che anche chi ha svolto, nello stesso periodo, uno stage al termine di un corso di formazione ha trovato lavoro in 6 mesi nel 74% dei casi.
Una notizia incoraggiante che forse può indicare una strada per indirizzare le risorse del prossimo periodo di programmazione europea. «Si, la formazione è uno strumento davvero strategico – ha sottolineato Simoncini – Lo dimostrano questi risultati, che vanno considerati anche in rapporto al periodo di crisi da cui non siamo ancora usciti». Secondo Simoncini è perciò fondamentale «continuare ad investire in qualità innovazione e in tutto quanto può accrescere le competenze e a rendere più competitivi non solo le imprese ma anche i lavoratori». Dallo studio emergono atri due fattori importanti. Innanzitutto che chi possiede un titolo di studio ha maggiori possibilità di collocarsi sul mercato del lavoro, ed in secondo luogo che, tra i formati che hanno poi trovato occupazione, si riduce la forbice tra maschi e femmine.
«Le risorse del Por 2007-2013 a disposizione della Regione Toscana, circa 665 milioni di euro, sono già stati impegnati per l’80% e liquidati per il 50% con oltre 39 mila progetti approvati – ha concluso Simoncini – Non c’è dubbio che l’apporto delle risorse europee sia uno strumento irrinunciabile per uscire dalla crisi e avviare percorsi di sviluppo. Al momento la Toscana è impegnata in prima linea nel dibattito europeo per chiedere certezza delle risorse, valorizzazione del ruolo delle Regioni e meno vincoli burocratici. Al governo nazionale chiediamo un forte impegno nei confronti dell’Ue perché ciò avvenga e un’adeguata compartecipazione finanziaria».