
Radicondoli (Siena) – Nonostante la strenua battaglia portata avanti dai comitati e, seppure con sfumature diverse (ad esempio, richiesta di maggior partecipazione alle decisioni prese dalla Regione e dal governo), dai sindaci dell’Alta Val di Cecina e della Val d’Elsa, i progetti per l’apertura di nuove centrali geotermiche nella zona vanno avanti senza rallentamenti. Anzi. Proprio ieri, sul sito del Ministero dell’Ambiente è stata pubblicata, come segnala il Comitato Difensori della Toscana, la documentazione relativa al progetto per la centrale geotermica pilota “Castelnuovo”. “L’hanno chiamata “Castelnuovo” (Castelnuovo Val di Cecina, che in realtà si trova più distante, dietro le colline, n.d.r.) ma in realtà la centrale la vorrebbero costruire a solo 900 metri di distanza dall’abitato di Montecastelli”, fanno sapere dal Comitato.
Montecastelli Pisano è uno di quei borghi incantati della Toscana fuori dagli itinerari turistici dove il tempo sembra essersi impigliato nelle sue stradine che seguono l’andamento concentrico dell’abitato, dal basso verso l’alto fino alla Rocca. Antichissima storia che data dall’anno Mille e che ha lasciato, nel tempo, tracce maestose come la Rocca Pannocchieschi e opere d’arte come la chiesetta romanica di San Filippo e San Jacopo, con un affresco mariano attributo ad Agnolo Gaddi. Una piccola perla che si armonizza con il paesaggio circostante, in cui un’attenta cura agricola improntata alla sostenibilità e al turismo “slow” stanno facendo rifiorire una terra che è rimasta per molto tempo nelle pieghe di uno sviluppo che si è dimenticato di lei.
Il nuovo progetto è stato presentato dalla Toscogeo (Boco+Roggiolani). Toscogeo appartiene al gruppo Graziella Green Power, vale a dire lo stesso gruppo che, in prima persona o attraverso sue derivate o società collegate, ha “colonizzato” una grossa, grossissima fetta del territorio.
“Ricordiamo – scrivono i Difensori della Toscana – che nella stessa zona Magma Energy Italia (Batini+Boco) ha avviato la procedura di VIA per la costruzione di due pozzi esplorativi profondi che prevedono un’altra centrale (“Progetto Mensano”) e anche che Magma Energy Italia appartiene al gruppo Graziella Green Power, il gruppo che ha in lista anche il progetto “Serracona”( ex Lucignano) a Radicondoli”.