
Firenze – “Le priorità: tutelare i lavoratori e ridurre le diseguaglianze. Il nostro sarà un lavoro di squadra” ha dichiarato Giacomo Martelli recentemente confermato alla guida delle Acli toscane
Sabato scorso si è riunito, in modalità on line, il consiglio regionale di Acli Toscana che ha eletto, appunto, il presidente, e il Consiglio di presidenza regionale, organo esecutivo dell’associazione.
La squadra è composta da tre uomini e tre donne: oltre a Martelli (al suo secondo mandato), che avrà le deleghe a welfare e lavoro, ci sono Elena Pampana, che si occuperà di studi e sviluppo associativo, Debora Stefania Baldi, alle politiche giovanili e al servizio civile, Pier Carlo Pennacchini, per patronato e integrazione di sistema, Stefano Gelsumini responsabile amministrativo e Cecilia Banchetti, che avrà le nuove deleghe (novità di questo mandato, fortemente richieste dai territori) a parità di genere, famiglia, conciliazione dei tempi di vita e lavoro.
“Insieme lavoreremo in sinergia per dare nuovo slancio a quelle che sono le nostre cinque priorità: sviluppo associativo e formazione, giovani e servizio civile, sviluppo dei servizi, politiche di welfare e lavoro, comunicazione, ma senza dimenticare immigrazione, ambiente, legalità – ha detto Martelli sottolineando che “ il nostro stile dovrà essere quello che abbiamo cercato di utilizzare fino ad adesso: studiare, dibattere, approfondire e non semplificare. Infine, sporcarsi le mani, provare a rischiare qualche proposta. Proposte anche originali, non la mera riproposizione di soluzioni preconfezionate che difficilmente potranno incidere nelle inevitabili particolarità dei contesti”.
Nella sua relazione Martelli ha rilevato che il lavoro e l’aumento di povertà e diseguaglianze saranno le emergenze per i prossimi anni e Acli Toscana è pronta a dare il proprio contributo. In particolare il Presidente regionale ha affermato che le Acli sono un’organizzazione che tutela i lavoratori e i diritti di tutti i cittadini e tra i suoi obiettivi ha quello di diventare sempre più promotore di politiche attive del lavoro, costruire una rete a supporto delle strutture di base, puntare sul servizio civile e rafforzare le sinergie con altre associazioni. “Ci impegneremo anche con i nostri servizi – ha concluso Martelli – affinché la solidarietà sia un fatto reale e perché più persone possibili possano usufruire di quanto il welfare locale toscano e nazionale ha previsto per loro”.