
Avvisaglia di quel che sarà o semplice colpo di testa di un gruppo di ragazzi dai bollenti spiriti? Intanto, il coordinatore provinciale pratese della Giovane Italia Tommaso Cocci insieme ad altri cinque rappresentanti del coordinamento, ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico e dal Pdl. Motivo? Inconciliabilità con ''i continui cambiamenti di fronte nella linea politica interna al partito''. Vala dire, la ricandidatura di Berlusconi e la decisione di sfiduciare il Governo Monti.
La nota dello stesso Cocci e degli altri membri del coordinamento da ora ex suona pituttsoto chiara: ''Questa linea politica nazionale non ci permette di fare altrimenti. Il discorso di giovedì alla Camera del capogruppo Cicchitto (31 anni in Parlamento) in cui si criticava senza appello il Governo Monti ci ha dimostrato che, insieme agli elettori, dal Pdl se ne è andato anche il pudore". Non solo: sotto gli strali dei giovani dissidenti anche la situazione locale del partito, che li lascia " molto delusi, mentre ammettiamo di essere stati forse troppo reticenti a dire la nostra su tante questioni''. E dunque, come si legge nella stessa nota, le considerazioni illustrate portano a ritenere ''l'esperienza nel Pdl terminata rimettendo i nostri incarichi e stracciando le tessere''.
Andandosene e sbattendo la porta, Cocci e gli altri auspicano che ''i giovani, i consiglieri comunali e gli assessori che si sono prodigati nelle settimane antecedenti alla ricandidatura di Berlusconi ad occupare la sede Pdl di Prato, diano adesso un seguito concreto al loro motto 'Senza Paura' anche ora col Cavaliere ridisceso in campo''. Insieme a lui, se ne vanno da giovane Italia e dal Pdl cinque componenti del coordinamento: Gianmarco Barluzzi, Matteo Risaliti, Silvia Pecchioli, Jacopo Pieragnoli, Eleonora Cioni.