
Nel 2009 la Regione Toscana ha inaugurato la procedura negoziale dei protocolli localizzativi, ossia una serie di finanziamenti volti a trovare partner con i quali condividere obiettivi di rilevanza per lo sviluppo dell’economia regionale. Con un “Avviso pubblico per la manifestazione d’interesse alla realizzazione di un programma di investimenti mediante sottoscrizione di protocollo localizzativo”, la Regione aveva stanziato, per i protocolli localizzativi, ben 13 milioni e 700.000 euro complessivi, che potevano essere richiesti per progetti industriali di investimento di valore compreso fra 5 e 25 milioni di euro. Dal 2009 ad oggi sono stati sette i protocolli di localizzazione assegnati. Dapprima Laika ha ricevuto dalla Regione un contributo di 3,4 milioni di euro per un investimento di 13,8 milioni nel settore del camper e dell’arredo, quindi sono state finanziate le iniziative industriali di RTV38 (1,5 milioni di contributo per 7,6 di investimento), del Salumificio Viani (500.000 euro di contributo per un investimento di 5 milioni), dell’azienda del settore cartario Carma (850.000 euro di contributo per un investimento di 8,5 milioni) e dello stabilimento orafo Giusto Manetti Battiloro (930.000 euro per 9,3 milioni di euro di investimento). Gli ultimi due protocolli localizzativi, infine, sono stati destinati dalla Regione a Giunti e Selex Galileo. L’assessore alle Attività produttive della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini, ha siglato oggi con il vice-presidente di Giunti, Bruno Mari, l’accordo per un finanziamento da 3,5 milioni di euro. Giunti s.p.a. ha previsto, infatti, un progetto (significativamente denominato D@nte) che si sostanzia in una digitalizzazione delle tecnologie editoriali. Con questo contributo l’azienda dovrebbe essere in grado di applicare con sempre maggior frequenza i nuovi ritrovati tecnologici al settore dell’editoria. Soddisfatto l’assessore Simoncini, che ha dichiarato: «L’intesa costituisce un’opportunità per sostenere una realtà produttiva di qualità, aiutandola a riposizionarsi ulteriormente sui mercati, affrontando con strumenti innovativi la concorrenza. Il progetto è una buona notizia anche per l’occupazione, perché il protocollo localizzativo è uno strumento che prevede, fra l’altro, la permanenza della realtà produttiva sul territorio per almeno 5 anni, pena la revoca dei finanziamenti. Un modo per legare l’impresa alla regione e dare maggiori garanzie ai lavoratori».