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GKN, per tutti serve un accordo quadro di respiro nazionale Breaking news, Cronaca

Firenze – A fare la sintesi del tavolo GKN che si è tenuto oggi, è la ViceMinistra al Mise Alessandra Todde, che ha sempre seguito personalmente la vertenza dalla prima convocazione. “La Gkn Driveline di Campi Bisenzio non appartiene più al fondo inglese Merlose. QF Spa, del Gruppo Borgomeo, ha finalizzato l’acquisto del 100% dello stabilimento. Con questo risultato mettiamo la parola fine al rischio licenziamenti. Inoltre, l’azienda ha ritirato la messa in liquidazione e ha ritirato l’impugnazione contro il ricorso vinto dai sindacati sulla vecchia procedura di licenziamento. Abbiamo compiuto un primo primo grande passo, l’inizio di un percorso, e il Mise continuerà come sempre ha fatto a monitorare l’evolversi della situazione lavorando con le Istituzioni al fianco dell’azienda e dei lavoratori”. Sulle questioni concrete, come già era stato pubblicato, i soggetti interessati si confermano 3, due industriali uno finanziario: si tratterebbe di una corporation italiana alla ricerca di un sito per la produzione di macchinari per l’industria farmaceutica, di una società italiana quotata in borsa di produzione di componenti per il fotovoltaico che sta cercando un sito per la produzione di inverter e di una società finanziaria che ha già svolto investimenti nella componentistica meccanica. L’imprenditore advisor Borgomeo guarda anche al ruolo che potranno giocare gli attori pubblici, cominciando da un sostegno finanziario di Invitalia, per finire agli enti locali ai quali il piano chiede “la sottoscrizione di contratti commerciali e un investimento di minoranza nel capitale”.  Dallo staff della ViceMinistra esce anche la cronologia dei primi sei mesi 2022: Gennaio manifestazioni di interesse; Marzo offerta vincolante; Giugno stesura closing; Agosto passaggio ramo d’azienda.
Il sindacato ha fatto richiesta di un accordo quadro di respiro nazionale che definisca in modo congiunto percorso, tempi e strumenti di supporto, nonché le sorti dell’indotto. Il Ministero del Lavoro conferma la necessità di un incontro ristretto immediatamente dopo la legge di bilancio per studiare il caso. Il Mise ha accolto la richiesta per lavorare su un accordo quadro di respiro nazionale. Prossimo passo, un incontro in sede locale tra azienda e RSU per definire il periodo transitorio di inizio gennaio per la copertura dei lavoratori (utilizzo ferie e definizione ammortizzatore sociale). L’incontro è previsto il 4 gennaio. A valle di questo verrà organizzata la riunione al MISE per raggiungere i termini dell’accordo quadro.
Anche secondo l’RSU Gkn, fondamentale è realizzare l’accordo quadro.  “Si è appena concluso il tavolo MISE, a questo punto diventa urgente e indispensabile un accordo quadro che renda chiaro, trasparente e garantito un percorso di reindustrializzazione che già così si presenta molto complesso. In assenza di  tempistiche certe, di garanzie sui diritti occupazionali per le lavoratrici degli appalti e per i lavoratori Gkn, senza un’importante integrazione su un ammortizzatore sociale che sarà necessariamente lungo e senza piani chiari sulla reindustrializzazione la fiducia nel futuro rischia di partire con il piede sbagliato – scrivono i lavoratori – come abbiamo avuto modo di chiarire più volte, l’assemblea permanente continuerà a salvaguardia di questo percorso”.
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