
Prato – Si è svolto stamane nel Salone Consiliare del Comune di Prato il tradizionale appuntamento di fine anno con la stampa. Un incontro voluto dal Sindaco Matteo Biffoni unitamente all’amministrazione comunale anche per fare il bilancio su come si è mossa la macchina comunale non senza difficoltà a causa della pandemia.
“Il mio pensiero va agli assessori e al lavoro che hanno svolto – così in apertura il Sindaco Biffoni – in questi anni così complicati. Ed anche se la situazione che stiamo vivendo non è in alcun modo paragonabile a quella dello scorso anno, perché sull’Ospedale non c’è più quello stress, tuttavia non ne siamo ancora fuori. La città nel suo complesso ha tenuto e bene,nonostante lo tsunami che si è abbattuto sulle imprese”.
E a questo proposito, il Sindaco ha sottolineato l’importanza dell’inserimento nella legge di Bilancio dell’emendamento che porterà a Prato, grazie al lavoro della senatrice Bini e dell’assessore al Bilancio Squittieri e dei parlamentari pratesi a Roma, 10milioni di euro. Inoltre è stata azzerata la Tari; le società sportive vedranno una seconda tranches di contributi entro aprile 2022 e per la ripresa sono stati aiutati anche i Circoli cittadini.
Né sono state dimenticate le famiglie in difficoltà, “basti pensare – ha sottolineato il Sindaco – che non ci sono più utenti in lista d’attesa per i servizi per gli anziani e si è proseguito con la lotta alla povertà aprendo nuove strutture come Casa Anna e Casa Renato”. Sul fronte casa il contributo affitto è passato da 500mila euro pre-covid a 1,75 milioni di euro nel 2022. (Anche se persiste la criticità sull’emergenza abitativa perché a fronte di 1650 domande si potrà contare su 250 alloggi e a breve saranno assegnati ad affitto calmierato 72 alloggi in via Di Gello).
Alle polemiche sulla viabilità e forestazione urbana il Sindaco ha poi fatto notare che, “se vogliamo non essere bla, bla, bla, dobbiamo intervenire in modo risolutivo a livello urbanistico. Gli obiettivi dell’Agenda europea non si raggiungono a parole, ma solo se ciascuna città e ciascun cittadino fa la propria parte. E quindi capisco chi si lamenta per le file, ma mettere in discussione il potenziamento delle piste ciclabili e dei percorsi ciclo pedonali è una questione di sicurezza e di salute.
Altrimenti è ipocrita parlare con i giovani di Fridays for future o incontrare qui le classi delle nostre scuole, dove i bambini ti chiedono proprio questo: di lasciare un mondo un pochino migliore, più sostenibile. L’efficientamento energetico, Prato Urban Jungle, la forestazione urbana con il coinvolgimento di aziende, associazioni, la ciclovia Prato-Firenze, il pedibus e tanto altro vanno in questa direzione. Abbiamo appena ottenuto 6 milioni di euro dei fondi per il credito sportivo con il bando Comuni in pista che ci permetterà nei prossimi anni di intervenire con la realizzazione di nuovi 10 km di piste ciclo pedonali, parcheggi, miglioramento del traffico veicolare e della sicurezza stradale, efficientamento energetico e implementazione del verde lungo queste direttrici. E a proposito di interventi di riqualificazione e mobilità non perdiamo di vista il progetto del tunnel del Soccorso: andiamo avanti, nonostante la lunga burocrazia, l’iter sta procedendo come confermatomi dal commissario nelle scorse settimane.
La sostenibilità non è una parola che va di moda, è una necessità: nell’economia circolare, nel turismo (basta pensare al successo della via Medicea, di Eat Prato Walking, ma anche del nuovo progetto di turismo industriale con TIPO che sarà implementato nel 2022 e che concilia la nostra tradizione manifatturiera con la scoperta dell’archeologia industriale”.
E sulla cultura: “Nel corso del 2021 il servizio cultura, officina giovani, il servizio biblioteca e la scuola di musica, in stretta connessione con la Regione e con tutte le istituzioni culturali partecipate (orchestra, musei e teatri, in particolar modo), hanno fatto il possibile e l’impossibile per mantenere vive le attività pur in costanza di divieto di accesso ai cittadini e al pubblico e pur avendo dovuto calibrare le stesse attività in ragione delle riduzioni di capienza. L’edizione del Settembre è stata un successo, in termini di offerta, di pubblico e di sicurezza. Proprio oggi capiremo meglio quali saranno i provvedimenti previsti dal Governo che andranno ad impattare sugli eventi: anche per Capodanno abbiamo sin da subito scelto la via della prudenza senza cedere alla paura.
Abbiamo sempre messo l’impegno e anche di più, andando ben oltre le nostre competenze, soprattutto nell’affrontare i problemi. Penso al tema dello sfruttamento lavorativo, dove siamo l’unico Comune in Italia ad aver siglato un protocollo che coinvolge tutte le istituzioni locali – dalla Procura ai sindacati, dalle categorie economiche ai professionisti – per contrastare l’illegalità e tutelare i diritti delle persone secondo percorsi chiari e ben definiti. Abbiamo stretto un accordo con la Regione Toscana sul fronte della formazione che significa non soltanto maggiori opportunità occupazionali ma anche una cultura forte della sicurezza sui luoghi di lavoro. Ecco, su questo concedetemi un appello, anzi un grido d’allarme.
Nel nostro distretto nel 2021 sono morti tre lavoratori: Sami a Montale, Luana a Montemurlo e Giuseppe a Campi Bisenzio. Tre vicende molto diverse, ma comunque tre morti. Pochi giorni fa abbiamo inaugurato la panchina bianca per ricordare le vittime di incidenti sui luoghi di lavoro. Nel 2021 in Toscana e nel Paese intero abbiamo avuti numeri da emergenza: è necessario che con la ripresa vi sia anche un intervento decisivo da parte dello Stato su questo fronte. Non è possibile – ripeto non è possibile – morire lavorando. Non è una questione di Montale, Montemurlo e Campi Bisenzio, non è un problema del distretto: è un’emergenza nazionale. Ed è anche un’emergenza culturale, così come lo è quella della violenza di genere, altra emergenza che si è acuita in questo ultimo anno”.