
Si inasprisce in Maremma la questione dell convivenza tra allevamenti e predatori, sfociata il 30 dicembre in un'altra uccisione illegale di un esemplare di lupo, a Manciano, il sesto, dal 20 dicembre, massacrato da ignoti che pensano di farsi giustizia da soli delle greggi predate. I sospetti sugli autori della strage dei lupi possono facilmente ricadere su allevatori e/o proprietari delle greggi. "Per risolvere il problema degli attacchi alle greggi è fondamentale anche la collaborazione degli allevatori e di tutti i proprietari, secondo il vicepresidente della Provinicia di Grosseto, Marco Sabatini, nella gestione dei cani, che non devono essere lasciati liberi di vagare sul territorio, perché è risaputo che la maggior parte delle aggressioni arriva da ibridi. Quindi non solo uccidere i lupi è azione illegale e perseguibile, ma non serve se non a vanificare gli sforzi della Provincia di trovare soluzioni facendo sedere allo stesso tavolo allevatori e ambientalisti, istituzioni e mondo della ricerca, ed investendo notevoli quantità di risorse pubbliche". E condanna l'uccisione del lupo: "Oltrechè illegale, uccidere il lupo è anche eticamente inaccettabile. Condanno con fermezza chi, violando la legge, decide di farsi giustizia da solo uccidendo i lupi. Ma anche chi, per prendere le difese del lupo, distribuisce pubblicamente e superficialmente offese pesanti nei confronti del territorio, delle persone che vi risiedono e lavorano, delle Istituzioni che lo amministrano. In entrambi i casi si tratta di forme di violenza gratuita". Poi controbatte a chi ha minacciato di boicottare i prodotti della Maremma: "A costoro rispondo che la Maremma e l'Amiata esprimono un patrimonio di produzioni di altissima qualità realizzate con grande rispetto per gli animali, per gli equilibri biologici, per l'ambiente e la tutela della sua biodiversità. Invito piuttosto queste persone a boicottare le produzioni intensive che occupano la maggior parte degli scaffali dei nostri supermercati e che sono il frutto di sistemi di produzione discutibili per l' inquinamento che producono in atmosfera e per le condizioni di vita innaturali e gli spazi angusti in cui costringono gli animali. La Maremma è il contrario di tutto questo: è l'esempio concreto di come dovrebbe essere il rapporto tra territorio, uomo e cibo”.
"Arrivare, poi, a chiedere addirittura di boicottare i prodotti della Maremma manifestando odio verso tutti gli allevatori locali, verso un intero territorio è un'azione oltranzista e prevaricatrice. Il vilipendio e l'arroganza, non portano a niente di buono, se non ad un cieco sfogo personale. Gli allevatori sono una risorsa importante della Maremma e dell'Amiata – spiega il vicepresidente – , la loro attività è una parte fondamentale della biodiversità e dell'economia che questo territorio esprime. Gli allevamenti ovini e bovini sono un vero presidio di aree che, altrimenti, sarebbero destinate all'abbandono e all'incuria.
"La Provincia di Grosseto ha ben presente il problema delle predazioni delle greggi e, da tempo, ha avviato programmi per la tutela del lupo e la salvaguardia degli allevamenti dagli attacchi dei predatori. Sono progetti ormai noti e non è mia intenzione tornare sull'argomento, che peraltro è ampiamente documentato in rete.
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