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Il PD cambia idea e salva Azzolini (Ncd) dall’arresto Politica

Roma – Il Senato ieri, con voti determinanti del PD, ha negato l’arresto del senatore alfaniano, Antonio Azzolini (Ncd), accusato di associazione a delinquere e concorso in bancarotta fraudolenta, nonostante il Gip e il collegio del riesame lo hanno ritenuto meritevole di essere arrestato. Tre settimane fa in Giunta delle autorizzazioni i Dem si erano espressi a favore della misura cautelare. 

La vicesegretaria del Pd,  Debora Serracchiani, durante il videoforum trasmesso sul sito del partito, a proposito del voto del Senato che ha respinto la richiesta d’arresto per il senatore Azzollini, ha dichiarato: “Francamente credo che ci dobbiamo anche un po’ scusare, perché credo che non abbiamo fatto una gran bella figura”. Serracchiani aveva già dichiarato, subito dopo il voto dell’aula, che avrebbe votato diversamente da quanto fatto da buona parte dei senatori Pd: “Oggi al Senato avrei votato secondo le indicazioni della Giunta per Immunità, senza impedire l’arresto di Azzollini”.
“C’è stata una decisione presa da una commissione, i membri di quella commissione hanno indicato qual era secondo loro la strada da seguire – ha proseguita Serracchiani – , penso che in Aula si dovesse seguire quel percorso. Detto questo, sono convinta che i senatori, su un tema così complesso, abbiano fatto una riflessione profonda, studiato le carte, abbiano ritenuto in coscienza di votare. Credo però che a volte ci siano delle opportunità sulle quali una riflessione in più va sempre fatta”.

“Lo spettacolo che sta offrendo il Pd in ogni scandalo che sta stravolgendo il Paese – ha commentato Michaela Biancofiore, deputato di Forza Italia -, e lasciando basiti italiani sfiniti e delusi non è solo indecoroso bensì raccapricciante. E’ scandaloso infatti che il Pd faccia il moralista e il giustizialista solo quando questi sentimenti non vanno ad intaccare il potere e le poltrone di governo, alle quali i suoi esponenti sono inchiodati contro la volontà’ degli elettori, dalla Sicilia a Roma, al governo centrale, alla mia Bolzano. Se il senatore Azzolini aderisse infatti ancora al partito sotto le insegne del quale è stato eletto, Pdl- Berlusconi presidente, la sua condanna sarebbe stata certa e inappellabile”.

Foto www.ilfattoquotidiano.it: Azzolini in Senato

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