
Firenze – Se fin dalla vigilia della partita il clima era teso, dopo il triplice fischio di chiusura è diventato allarmante e poi incandescente con i tifosi accalcati, tra cori e slogan, davanti ai cancelli dalla tribuna autorità.
Quasi fosse frutto dello storico gemellaggio tra tifoserie, era nervoso il clima in casa Verona davanti al baratro retrocessione, era nervoso in casa viola per uno striscione vietato a uno storico club ma era difficile immaginare che la partita da incubo della Fiorentina avrebbe portato alla contestazione dei Della Valle ma soprattutto ad abbandonare gli spalti. La curva Fiesole quasi vuota a un quarto d’ora dalla fine – e poi imitata negli altri settori – ha fatto suonare più di un campanello d’allarme. Un clima surreale dopo che la Fiorentina, in formazione tipo con Veretout, Astori e Thereau recuperati, dopo una scintilla iniziale si è incenerita e ha incassato un clamoroso 1 a 4.
Clamoroso anche perché Simeone al 2′ che, dopo un assist di Chiesa, spreca un’occasione clamorosa sparando sul corpo di un difensore, anche perché dopo folate viola fino al 10′ quando sulla prima iniziativa degli ospiti sono i padroni di casa a capitolare. Merito di Vukovic che salta altissimo e incorna benissimo ma grave errore di Pezzella che si fa superare. Non è finita per i viola che accusano il colpo e rischiano su un tiro di cross di Matos, su una punizione su cui si impegna severamente Sportiello e poi crollano clamorosamente quando Matos, al 20′, sfugge in contropiede e dà a Kean la palla del 2 a 0.
E’ un incubo per il popolo viola e la Fiorentina non fa nulla per svegliarsi continuano a sbagliare, quasi a camminando invece di combattere. Solo Chiesa dà segni di reazione ma da solo non basta e in Fiesole aumenta il malumore. Ancora Kean continua a essere pericoloso, ancora la Fiorentina non si ritrova, non riesce a inquadrare la porta nelle poche occasioni in cui riesce a superare la difesa avversaria. E sono meritati i fischi che la sommergono al rientro negli spogliatoi .
Dopo l’intervallo Pioli ridisegna la squadra con Saponara al posto di Thereau e con Gil Dias per Benassi ma è la Fiorentina di nuovo, a freddo, a cadere per un clamoroso 3 a 0. Succede al 2′ della ripresa dopo che Chiesa prende un palo e il Verona riparte con le ali ai piedi e riesce a pescare di nuovo Kean ancora solo. E’ il 47′ e sembra tutto perso. Ma è proprio il tandem appena entrato a inventare il gol della speranza con Saponara che inventa per Gil Dias in gol. E’ il 52′ tutto è possibile ma c’è da non credere ai propri occhi quando Laurini sbaglia e Sportiello non trattiene per la gioia di Ferrari e l’incredibile 4 a 1.
Esplode la rabbia del Franchi, forse è la scossa necessaria per svegliare i gigliati, mentre il Verona sostituisce Kean con Souprayen ma non rinuncia a mettere in crisi i viola con Romulo che costringe Pezzella al fallaccio e gli fa beccare un giallo che vale la squalifica con il Bologna.
Passano i minuti, gli spalti cominciano lentamente a svuotarsi e la Fiorentina non riesce a ritrovarsi anche se Badelj scheggia la traversa. Poi Pezzella acciaccato lascia per Milenkovic e per la Fiorentina non rimangono che tentativi individuali di Gil Dias, Saponara, e le piccate risposte di Matos in uno stadio incredibilmente silenzioso.
Fiorentina – Verona 1 – 4
FIORENTINA: Sportiello, Laurini, Astori, Pezzella (dal 73′ Milenkovic), Biraghi, Veretout, Badelj, Chiesa, Benassi (dal 46′ Gil Dias), Thereau (dal 46′ Saponara), Simeone.
A disp. Dragowski, Cerofolini, Olivera, Hugo, Sanchez, Gaspar, Cristoforo, Eysseric, Babacar.
All. Pioli
VERONA: Nicolas, Ferrari, Caracciolo, Vukovic, Fares, Romulo, Buchel, Valoti, Matos, Petkovic, Kean (dal 62′ Souprayen).
A disp. Silvestri, Coppola, Boldor, Heurtaux, Felicioli, Souprayen, Bearzotti, Fossati, Zuculini, Calvano, Lee, Verde.
All. Pecchia
Arbitro:Gavillucci di Latina coadiuvato dagli assistenti Bindoni e Prenna. Al Var Guida, e Avar Aureliano
RETI: al 10′ Vukovic, al 20′ e 47′ Kean, al 52′ Gil Dias, al 55′ Ferrari
Amm. Benassi, Caracciolo, Fares, Pezzella, Biraghi