
Firenze – “Nel secondo trimestre 2016 gran parte degli indicatori sul mercato del lavoro continuano a segnare un miglioramento. L’input di lavoro utilizzato complessivamente dal sistema economico (espresso dalle ore lavorate di Contabilità Nazionale) registra aumenti dello 0,5% su base congiunturale e del 2,1% in termini tendenziali”. Lo afferma il report dell’Istat reso noto oggi.
L’occupazione stimata dall’indagine sulle forze di lavoro è pari, al netto degli effetti stagionali, a 22 milioni 786 mila persone, in robusto aumento rispetto al trimestre precedente (+0,8%, 189 mila). Il tasso di occupazione sale di 0,5 punti, soprattutto per i 15-34enni (+0,8 punti) e per i 50-64enni (+0,6 punti).
L’aumento congiunturale degli occupati, con diversa intensità, riguarda tutte le posizioni lavorative: i dipendenti a tempo indeterminato (+0,3%, 46 mila), quelli a termine (+3,2%, 76 mila) e gli indipendenti (+1,2%, 68 mila). A livello territoriale, l’aumento è maggiore nel Mezzogiorno (+1,4%) in confronto al Centro (+0,8%) e al Nord (+0,6%).
Il tasso di disoccupazione, dopo la stabilità nei due trimestri precedenti, diminuisce in misura lieve (-0,1 punti) attestandosi all’11,5%; il tasso di inattività 15-64 anni continua a diminuire in misura più consistente (-0,5 punti rispetto a -0,2 e -0,1 punti nel primo 2016 e nel quarto 2015).
Le posizioni lavorative dipendenti nelle imprese industriali e dei servizi sono aumentate dello 0,3% su base congiunturale e del 3,2% su base annua; nell’insieme il monte ore lavorate è cresciuto rispettivamente dell’1,1% e del 5,0%, le ore lavorate pro capite dello 0,2% e dell’1,3%. Ciò è avvenuto anche grazie alla discesa delle ore di cassa integrazione (Cig) da 17,7 a 12,5 per mille ore lavorate. Le posizioni in somministrazione aumentano del 4,1% in termini congiunturali e del 2,8% su base annua.
Il tasso di posti vacanti nelle imprese con almeno 10 dipendenti cala di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente mentre rimane invariato su base annua.