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La Camerata Strumentale Città di Prato è la migliore d’Italia Spettacoli

Prato – Il ministero dei beni culturali ha certificato che la Camerata di Prato è il migliore complesso strumentale d’Italia per il prossimo triennio 2018-2020.

“Un importante riconoscimento del MIBACT a vent’anni dalla sua fondazione – così  la sovrintendente Barbara Boganini, da poco eletta rappresentante dei Complessi Strumentali nel Consiglio direttivo di AIAM, (l’associazione più rappresentativa delle istituzioni che promuovono la cultura musicale del Paese) – che premia innanzittutto la squadra: i soci,il Comune e la Fondazione Cassa di Risparmio; la qualità della produzione musicale, il lavoro di formazione del pubblico di tutte le età,e l’investimento musicale inteso come aggregazione e crescita sociale.”
Il Ministero ha dato il massimo punteggio alla Camerata Strumentale valutando più che soddisfacente questo ente che fra i partecipanti ha mostrato la miglior produzione di spettacoli con propri musicisti.
Il direttore artistico è Alberto Batisti, il direttore musicale Jonathan Webb e l’orchestra è composta da circa 40 musicisti con un organico che varia a seconda dei repertori.

Inoltre è stata riconosciuta la sinergia tra la Camerata, la Scuola di Musica Verdi e l’emittente radiofonica Rete Toscana che da pochi mesi sono ubicate nell’antico Palazzo Martini, in via Santa Trinita, nel cuore del centro storico e ormai noto a Prato come il Palazzo della Musica.

“La nostra forza  – continua Boganini – è quella di proporre al pubblico pagine musicali nuove e contestualizzate all’interno di un progetto inclusivo,partecipativo e di progettazione artistica che parta sempre dalla città; inoltre noto con soddisfazione che sta cambiando la qualità della partecipazione alla Scuola,con la frequentazione da parte degli iscritti non soltanto alle lezioni individuali,ma anche alla musica d’assieme.
I gruppi strumentali e vocali presenti sono aumentati e rappresentano quel modello di città quel “cantiere”,quell’ “officina musicale”che la Camerata strumentale ha posto al centro della propria azione,affinchè ognuno possa contribuite attivamente,con la partecipazione personale,alla costruzione della bellezza.”
“Questo successo rafforzerà il sostegno dei soci nell’interesse della città, anche perché conclude la sovrintendente Barbara Boganini – la centralità della stagione concertistica con le sue ramificazioni continua ad essere un laboratorio di iniziative il cui obiettivo è innanzitutto di fare musica come se essa fosse il telaio di un tessuto sociale migliore,integrato e arricchito di nuove consapevolezze e prospettive.”
foto:  Barbara Boganini
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