
E dunque, fra abbracci e lacrime, commozione e rabbia, si consuma un altro addio, dopo i vari saluti che si sono visti in questi ultimi tempi. Questa volta a dirsi addio tocca ai militanti della Lega Nord Toscana, un gruppo dei quali, capitanati da Marina Staccioli, consigliera regionale, recentemente passata al Gruppo misto dopo la sua sospensione 'per ostruzionismo' da parte dei vertici toscani del Carroccio, hanno reso ufficile oggi 25 novembre la separazione. Ufficiale e, pare, definitiva, vista l’annunciata volontà di fondare un altro partito. Ma cos’è che succede nella Lega toscana? Sembrerebbe la gestione autoritaria del partito da parte dei vertici toscani. Una ragione condivisa dal drappello, neppure poco numeroso, che ha ufficializzato oggi lo strappo: oltre a “diversi militanti” per ora difficilmente quantificabili, hanno lasciato la Lega di Bossi sono stati i consiglieri provinciali di Massa Carrara Cesare Micheloni e Pietro Fontana, l'ex responsabile nazionale del tesseramento Alessandro Tarducci, i segretari provinciali Federico Meanti, (Massa Carrara), Vincenzo Capovani (Lucca) e Andrea Asciuti (Firenze), questi ultimi tre assoggettati a commissariamento da parte di via Bellerio. Oltre naturalmente a Marina Staccioli.
"Non ci riconosciamo più in questo partito – ha commentato la consigliera regionale – perché in Toscana i suoi vertici hanno lavorato attivamente per distruggere la base, ed il risultato è che adesso tutte le province, tranne Livorno, sono commissariate". Una gestione autoritaria del partito della cui responsabilità la consigliera fa carico i vertici, con nomi e cognomi: come per esempio l’ex-segretario regionale Claudio Morganti o il commissario Gianni Fava, “che non ha fatto altro che imprimere un’accelerata all’azzeramento dei comitati provinciali e di quel poco di democrazia interna che restava”.
E per quanto riguarda il futuro dei fuoriusciti? Si delinea la costituzione di un nuovo partito “che sarà nel centrodestra – precisa Staccioli – ma autonoma dal Pdl, nonostante gli ottimi rapporti che abbiamo con i suoi rappresentanti regionali”.
Tra i leghisti dimissionari anche Giovanni Iadicicco, uno dei padri fondatori, nei primi anni '90, della Lega Nord Toscana, mentre in qualità di spettatore ha assistito alla fromalizzazione dello strappo anche un altro consigliere regionale fuoruscito dalla Lega Nord e confluito nel Gruppo misto nei mesi scorsi, Dario Locci. Un momento di commozione coronato da un abbraccio e lacrime fra il commissario provinciale della Lega di Massa Carrara, Emanuele Canepa e l'ex segretario della Lega a Firenze, Andrea Asciuti.
Lacrime e commozione che non scalfiscono la nota della consigliera regionale Staccioli che preconizza: “Nelle prossime ore arriverà una valanga di lettere di dimissioni. Qui si chiude la storia della Lega Nord Toscana”.