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La Toscana della “Creativa produzione” in mostra alla Fondazione Ragghianti‏ Cultura

Firenze – Qual è stato il ruolo delle aziende toscane nello sviluppo e nella storia del design italiano? A mostrarci questo aspetto forse noto solo agli addetti ai lavori e ai collezionisti è la mostra che si è da poco inaugurata alla Fondazione Centro Studi Licia e Carlo Ludovico Ragghianti nell’ambito dell’iniziativa Piccoli e Grandi Musei 2015 Toscana ‘900 Musei e Percorsi d’arte con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Curata da Gianni Pettena, Davide Turrini e Mauro Lovi “Creativa Produzione. La Toscana e il design italiano 1950-1990″ evidenzia il ruolo delle attività produttive toscane che, attraverso le collaborazioni con designers di fama mondiale, hanno progettato e realizzato arredi e oggetti d’uso.
Il percorso espositivo si articola tra i settori di produzione: arredo, oggetti in porcellana, ceramica, vetro, argento e cristallo, design del marmo e grafica. E’ nella seconda metà degli anni ’50 che il design di ricerca si sviluppa in Toscana grazie a protagonisti della cultura progettuale come Michelucci, il Gruppo Toscano, Giò ponti, Angiolo Mazzoni, Richard Neutra, Adalberto Libera, Corradino D’Ascanio. Poltronova e Martinelli che producono mobili e complementi d’arredo sviluppano una vivace sperimentazione, a loro negli anni ’80 si aggiungeranno Planula e Giovannetti. Poltronova, con Sottsass Art Director, oltre ai mobili produce anche vari elementi di arredo, in ceramica, in marmo e numerose lampade. Sono questi gli anni in cui Bitossi annovera collaborazioni importanti come quelle di Ettore Sottsass, Remo Buti, Marco Zanini e Matteo Thun. Per la produzione di oggetti in marmo, dopo le sperimentazioni di Officina alla Ettore Sottsass_Vasi a rocchetto_Per BITOSSI_1957-59fine degli anni Sessanta, nascono realtà come Up&Up e Ultima Edizione, in cui trasmigrano, da Up&Up, Sottsass, Grawunder, Zanini, Thun.
Nel marmo opera inoltre Casigliani con, tra gli altri, Lella e Massimo Vignelli e con i Site. Nella lavorazione del vetro e del cristallo vanno ricordate Mancioli, Colle Vilca ed Egizia che si avvalgono di collaborazioni con i maggiori designers. Negli anni Ottanta la ditta artigiana pratese Fantacci, già produttore per Poltronova dei mobili di Michelucci, ora, attraverso una collaborazione con la Fondazione Michelucci, produce e incrementa la produzione del grande architetto. In anni più recenti c’è da segnalare la produzione di ceramiche di Alessio Sarri che continua collaborazioni storiche come quella con Sottsass, a cui si affiancano Alessandro Mendini, Matteo Thun, Jasper Morrison, Gorge Sowden e che tutt’oggi produce per e con giovani designers nazionali ed esteri. Da sempre aperta a nuove collaborazioni la ditta Pampaloni Argenti produce oggetti, tra gli altri, di Binazzi (UFO), Nigel Coates, Massimo Morozzi, Andrea Branzi e Frank Gehry.E ancora: un’eccellenza lucchese che prende le mosse nel secondo dopoguerra e arriva fino ad oggi, come Martinelli Luce, le autoproduzioni di Binazzi (UFO), Lovi, Pettena e Salvetti. Trova spazio inoltre un’analisi di come si sia strutturato il mondo del Graphic design in Toscana e a Lucca, ove ad esempio opera Piero Menichetti e lo studio di grafica Ai Granai. Il percorso espositivo approda infine ad alcune opere realizzate negli anni Duemila da giovani progettisti, che dimostrano come la “creativa produzione” sia ancora un’esperienza in atto.
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