energee3
logo stamptoscana
Edizioni Thedotcompany

L’addio di Tommaso Sacchi in partenza per Milano Cronaca, Foto del giorno

Firenze – Tommaso Sacchi ha partecipato all’ultima riunione della giunta del Comune di Firenze come assessore alla Cultura, prima di lasciare Firenze per entrare nella giunta milanese di Giuseppe Sala con lo stesso prestigioso incarico. Dopo aver salutato gli ex colleghi con un discorso definito di altissima sensibilità politica e umana (non sono mancate le lacrime), Sacchi ha salutato nella Sala d’Arme i giornalisti insieme al sindaco Dario Nardella che ha confermato che si terrà la delega alla Cultura per lasciarsi tutto il tempo possibile per eventuali nuovi ingressi nella giunta: “Del resto sia il sindaco di Bologna Matteo Lepore, sia il presidente della Regione Eugenio Giani si sono riservati per sé quella delega”, ha detto.

“Ho deciso di tenere la delega alla cultura – ha concluso – perché ritengo fondamentale avere una transizione senza strappi: per ora sarò concentrato nel mantenere la continuità grazie  alla dirigente Gabriella Farsi e tutta la struttura amministrativa, di recente arricchita di due nuove figure apicali, senza tralasciare nulla”.

Sacchi manterrà per il momento (con il benestare di Sala) la presidenza della Fondazione Teatro della Toscana ed è a disposizione (con i tempi che gli saranno consentiti) per un passaggio morbido delle consegne al Sindaco: l’ingente quantità di progetti in corso, le iniziative, i programmi da delineare.

FOTO / Enrico Ramerini CGE Fotogiornalismo

L’addio di Tommaso Sacchi è avvenuto – è stato detto dai due – in assoluta serenità, senza alcuno strappo. Del resto, ha detto Nardella, la tristezza per la fine di una collaborazione lunga e proficua  (Sacchi è stato capo della segreteria del sindaco e direttore artistico dell’estate fiorentina nella passata consiliatura) è compensata dal vedere crescere una professionalità chiamata ad un incarico in una città importante come Milano. Il nuovo ruolo di Sacchi porterà anche a una più stretta collaborazione fra le due città.

Sacchi ha ringraziato i due sindaci per la fiducia accordata in passato e futura e tutto lo staff. “Lascio un’impostazione solida – ha sottolineato -: un’attenzione viscerale verso l’arte e le produzioni contemporanee, un sistema di contribuzione triennale alle associazioni culturali per dare maggiore continuità al loro operato, la riapertura di una ventina di spazi dismessi e ora rigenerati e dedicati in via prioritaria proprio alla cultura, dalla Manifattura Tabacchi al Memoriale di Auschwitz, dal teatro Niccolini alla Palazzina Indiano Arte. Ho dato tutto me stesso e porterò questa esperienza formativa incredibile con me, continuando a collaborare con Firenze da lontano”

Print Friendly, PDF & Email
Condividi
Translate »