
Orbetello (Grosseto) – Un convegno molto partecipato, che si è svolto sabato scorso presso il Circolo Sant´Antonio di Orbetello, ha fatto emergere numerose proposte per un nuovo sviluppo eco compatibile della laguna di Orbetello. All’iniziativa hanno preso parte, fra gli altri, Giuliano Amato, il vice sindaco Marcello Stoppa, gli assessori Mauro Barbini e Walter Martellini, Luigi Fanciulli segretario della Fap.
L’idea è stata lanciata dall’associazione Obiettivo Comune Orbetello il cui portavoce Marco Noferi ha sottolineato che la laguna è un bene da salvaguardare, ma ha avuto ed ha dei costi non indifferenti, che Stato e Regione in futuro potrebbero non supportare come in passato. Ecco il punto da cui è scaturita la proposta di dibattito al fine di individuare nuove possibilità di sviluppo, recuperare risorse economiche e occupazione in una zona in crisi.
Nel dettaglio del progetto esposto, c’è un porticciolo per la nautica cosiddetta sociale, nello specchio d’acqua della laguna di ponente, fra il porto e gli imbarchi e sbarchi. Il progetto è stato poi illustrato, tecnicamente, da Enzo Montemerani, presidente di Orbetello Obiettivo comune, e quindi dall’architetto Daniele Fanteria di Grosseto, redattore del progetto per il porticciolo ecompatibile ad Orbetello, per barche di piccole dimensioni, che si spostano dal centro storico al canale di Santa Liberata con motori elettrici, sistema satellitare che guida i natanti nell’ex canale navigabile, da dragare fino al mare antistante.
Ivan Poccia ha invece illustrato la situazione odierna della laguna da un punto di vista burocratico e delle competenze del demanio statale su questo bacino, che rimane di proprietà dello Stato, pur se regolato da una convenzione sulla base degli usi civici.
Nel dibattito sono intervenuti l’assessore al bilancio del Comune di Orbetello Roberto Miralli, il presidente del consiglio comunale Carlo Vaselli e l’assessore ai lavori pubblici Mario Chiavetta, che si sono detti favorevoli alle proposte di sviluppo economico ed occupazionale per il nostro territorio.
Il convegno, hanno ribadito gli organizzatori, ha avuto come obiettivo quello di aprire un dialogo aperto al confronto, per individuare ed elaborare nuove vie di sviluppo ed anche la possibile creazione di ormeggi eco compatibili, con pontili di nuova generazione, amovibili, negli spazi della laguna di ponente, nel centro storico, fra il molo di attracco dei traghetti e la zona del porto. Ad esempio, secondo il progetto, le piccole barche da diporto per entrare in laguna, dal canale di Santa Liberata dovrebbero farlo con motori elettrici, con un sistema computerizzato e satellitare che le guiderà automaticamente, al momento di arrivo nel bacino lacustre.
Insomma per la laguna si cercano nuove soluzioni e possibilita’ di sviluppo che, nel rispetto sia dell’ambiente e delle attivita’ importanti e tradizionali dei pescatori, creino nuove occasioni di lavoro, reddito e risorse economiche da destinare ai necessari interventi di risanamento, raccolta delle alghe, dragaggio dei canali e delle rive lacustri, creazione di un impianto di essiccamento per le masse algali assai presenti nel bacino lacustre.
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