
Il 18 giugno al Lyceum Club Internazionale di Firenze conferenza di Fulvio Cervini, docente di storia dell’arte medievale nonché direttore della Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici all’Università di Firenze. Ingresso libero.
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«Una piccola rivisitazione di quel grande movimento culturale che intorno al 1200 segna il trapasso tra romanico e gotico (al punto da essere chiamato “stile 1200”) e costruisce un senso del naturalismo che diventerà decisivo per ogni successivo sviluppo dell’arte europea», visto che «la scultura gotica in realtà non è mai venuta meno, e seguita a vivere tra noi».
Così Fulvio Cervini, professore associato di ‘Storia dell’arte medievale’ e ‘Tutela dei beni culturali’ all’Università di Firenze – dove dal 2009 dirige la Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici -, presenta la conferenza che terrà giovedì 18 giugno alle 18 al Lyceum Club Internazionale di Firenze nell’ambito del ciclo “Le prime stagioni dell’Uomo”. Una conferenza, intitolata “L’alba della scultura gotica”, che è organizzata dalla sezione Arte presieduta da Elisa Acanfora.
«Molto spesso – afferma Fulvio Cervini – gli storici hanno guardato alla scultura delle grandi cattedrali francesi, e in particolare a quella fiorita tra il 1180 e il 1230, come a una sorta di alba dell’umanità. O, meglio, l’alba di un mondo nuovo, ispirato alla natura meno che al simbolo, che puntava a un felice (e forse mai più raggiunto) equilibrio fra cielo e terra. Questa visione è certo molto idealizzata, ma non manda di fondamento. Si può anzi sostenere che per la storia dell’arte architettonica e figurativa gli anni intorno al 1200 siano stati importanti come e forse più di quelli intorno al 1400, che da noi, e soprattutto a Firenze, aprono il Rinascimento. Basti pensare al ritorno a un’idea di statuaria, che dall’antichità non si era più vista né concepita. Peraltro l’alba della scultura gotica non è illuminata solo dalla pietra scolpita delle cattedrali (allora vivacemente colorate), ma dallo splendore delle vetrate, dell’oreficeria e delle arti del metallo».
Le attività del Lyceum Club Internazionale di Firenze hanno il sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e il patrocinio del Comune di Firenze.
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Fulvio Cervini
Nato a Sanremo nel 1964. Nel 1990 si è laureato in Storia dell’Arte Medievale con Adriano Peroni presso l’Università di Firenze, nel 1995 ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’Arte all’Università di Roma “La Sapienza”, tutor Antonio Cadei, e dal 1996 al 1998 è stato borsista post-doctoral nella Scuola Normale Superiore di Pisa, con Enrico Castelnuovo.
Ha maturato esperienze di insegnante, di giornalista pubblicista, di consulente per enti locali, di schedatore di beni culturali, di ispettore onorario del Ministero per i Beni Culturali. Dal maggio 1999 all’ottobre 2005 è stato storico dell’arte direttore nella Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico del Piemonte, dove si è occupato fra l’altro di tutela territoriale delle Province di Alessandria e di Verbania, e ha ricoperto l’incarico di direttore dell’Armeria Reale in Torino (2001-2005).
Dal 2002 al 2005 è stato docente a contratto di Storia comparata dell’arte dei paesi europei presso l’Università di Pisa. Dal novembre 2005 è professore associato di Storia dell’arte medievale e Tutela dei Beni Culturali all’Università di Firenze: dove dirige, dal 2009, la Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici.