
Firenze – Sono 174 i lavoratori dei comuni di Livorno, Carrara, Massa, Piombino e Casola in Lunigiana che potranno presto accedere alle procedure per la selezione dei lavoratori, tramite i centri per l’impiego incaricati di definire le graduatorie per i Lavori di pubblica utilità. Lo rende noto un comunicato della Giunta regionale, precisando che si tratta di un investimento complessivo di 1 milione e 250 mila euro, a fronte di un finanziamento pubblico di 994 mila euro, che ha consentito di attivare 5 progetti nei comuni ammessi al contributo.
I lavoratori saranno impiegati a tempo determinato. Gli interventi riguarderanno, come previsto dal bando, la valorizzazione del patrimonio ambientale, valorizzazione del patrimonio urbano, tutela degli assetti idrogeologici, riordino di archivi, recupero di lavori arretrati amministrativi o tecnici, attività sociali. La durata non può essere superiore all’anno.
Nel frattempo, è ormai imminente l’uscita del bando 2016, che sarà pubblicato entro aprile e che vedrà uno stanziamento di risorse pubbliche pari a 3 milioni di euro, che dovrebbe interessare circa 600 lavoratori. L’avviso si rivolge in via prioritaria alle aree di crisi, ma anche a quei Comuni in cui si sono verificati chiusure aziendali o licenziamenti collettivi di una particolare entità. Inoltre verrà previsto che il 50% dei destinatari sia rappresentato da soggetti provenienti da licenziamenti collettivi o da chiusure aziendali.
Per quanto riguarda il bando 2015, che sta per diventare operativo, a Livorno i lavoratori coinvolti sono 66, l’investimento complessivo di 516 mila euro, il contributo regionale di 300 mila.
A Massa i lavoratori sono 16, l’investimento di 194 mila euro, il contributo regionale di oltre 124 mila.
A Carrara, 35 i lavoratori coinvolti, per un investimento di 375 mila euro e un contributo regionale di oltre 257 mila euro.
A Casola Lunigiana, infine, i lavoratori ai blocchi di partenza sono 47, a fronte di un investimento complessivo di 281 mila euro, di cui 222 mila di contributo regionale.
A Piombino 10 i lavoratori coinvolti, 143 mila euro l’investimento, 90 mila il contributo regionale.
Il cofinanziamento regionale per ciascun lavoratore coinvolto nel progetto sarà pari al’50% del costo del lavoro, per una retribuzione lorda non superiore a 5 mila euro annui, relativo ad un impegno settimanale massimo di 20 ore e a una durata massima di 12 mesi. Questo è comunque un importo minimo che potrà essere aumentato dal soggetto attuatore e secondo il contratto applicato.