
Le insidie della montagna e della roccia possono tradire alpinisti e spelologi anche nei percorsi più conosciuti. Una traversata dell'Antro del Corchia classica, quella che un gruppo di speleologi francesi ha compiuto ieri 30 aprile, ben conosciuta nel mondo da tutti quelli del mestiere: entrando dalla Buca di Eolo per discendere, dopo un tratto suggestivo in grotta, verso il basso fino ad imboccare l'uscita “del Serpente”. Ma che poteva finire in tragedia, se la caduta all'interno di un pozzo di Sylvain Delabre, uno dei membri della cordata speleologica di 12 francesi, non fosse stata arrestata, dopo 10 metri di caduta libera, da un banco di roccia sporgente. E' salvo infatti dalle 2,30 di stamattina e attualmente ricoverato all'ospedale della Versilia, Sylvain Delabre speleologo di 38 anni, originario di Saint Etienne e residente presso Carcassonne in Francia, grazie ad un lungo e complesso intervento del Soccorso Alpino Speleologico Toscano (Sast), servizio regionale del Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico presso Levigliani. Il giovane uomo ieri pomeriggio intorno alle 16:00 durante la traversata dell'Antro del Corchia nelle Alpi Apuane, mentre stava effettuando la discesa all'interno di un pozzo, è stato tradito dalla presa di un appiglio ed è precipitato con un volo di 10 metri su una specie di terrazza di roccia, riportando fratture al femore destro e al polso destro, rimanendo così bloccato.
Subito alcuni dei connazionali, compagni dell'avventura di Sylvain Delabre, entrati insieme a lui nel Corchia intono alle 12 di ieri, sono usciti dalla montagna per dare l'allarme al Sast che nel giro un’ora ha raggiunto il posto. Il primo ad entrare e a raggiungere Sylvain Delabre nella grotta è stato il medico del Sast. Sottoposto alle cure di pronto soccorso è stato immobilizzato agli arti fratturati. Poco dopo altri 40 tecnici sono arrivati dalla Toscana, 4 tecnici anche dall’Emilia Romagna ed hanno iniziato le manovre per attrezzare la grotta al percorso di uscita del ferito. Coricato sulla barella è iniziata la parte più difficile del salvataggio: il percorso in barella è stato molto difficoltoso, per tutti gli ostacoli naturali del tragitto speleologico. Con estrema lentezza e cura si è concluso infatti soltanto alle 2,30 del mattino di oggi. Una volta fuori dalla grotta con una ambulanza del 118 è stato trasferito all’ospedale Versilia.
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